I'm replacing the breaker of a multiple socket, as breaker is doomed to fail first while rest of socket still being new, also breaker's cost being kind of a 5/6th the cost of a new socket, it makes sense to change breaker instead of buying a new socket.
The following image shows how the breaker was connected by default:
You can see line and ground input wires going around breaker's housing, coming to two rods and then entering the breaker's poles from the side opposite to power cord. This way, input wires are tightened between breaker's output poles, which are also cutting into input wires' sheating (see detail here-under), risking a short-circuit to bypass the breaker.
The simplest way for getting input from power cord to breaker's input poles is straight through the opening in breaker's housing right in front of power cord, but that would require two different workers to solder input and output wires to the breaker, moving it in a uncomfortable position for soldering. Instead, in the chosen way, one worker solders every breaker's poles, putting the input ones to lateral rods, while the other worker has to just bring power cord, strengthen it to the socket's frame and fix live and neutral wires to the lateral rods.
The adopted solution is more economical for sure, but is it safer in the end-use? Come on!
martedì 8 agosto 2017
sabato 9 luglio 2016
Parallele \1
Quale è più pericoloso? Di quale dei due sarebbe più utile contingentare l'uso?
(Non intendo suggerire risposte, solo stimolare dubbi. Buona giornata)
(Non intendo suggerire risposte, solo stimolare dubbi. Buona giornata)
martedì 19 maggio 2015
Bloccata la messa in servizio dell'elettrodotto dello Stretto: proposta
La messa in servizio dell'elettrodotto Sorgente-Rizziconi (tra Sicilia e Calabria) è stata bloccata (ad elettrodotto già realizzato) dal sequestro di un traliccio (UN traliccio su 105km di linea, in questo pdf i dati sulla linea).
Motivazione del sequestro disposto dal tribunale di Messina? Il traliccio sequestrato non rispetta il piano paesaggistico approvato DOPO le autorizzazioni alla costruzione della linea elettrica.
Al di là dello scontato invito agli iscritti all'associazione naturalistica denunciante il traliccio a rinunciare nelle loro vite alla comodità della vita moderna "fornitura di energia elettrica" che mostrano di osteggiare (e se proprio vogliono dedicarsi all'osservazione degli uccelli migratori, che si ritirino in camera da letto e non si facciano più vedere), è interessante vedere le conseguenze della non attivazione dell'elettrodotto.
Prima di tutto, NON verranno smantellati 87km di linee elettriche rese superflue da questo nuovo collegamento; ma questo è l'aspetto forse meno importante, e comunque di carattere locale, mentre c'è una conseguenza che riguarda tutti gli italiani consumatori di energia elettrica.
La rete elettrica siciliana è "piccola" (relativamente) e, al momento, mal collegata (in termini di potenza scambiabile) col resto della rete elettrica nazionale. Questo comporta, al fine di garantire la stabilità potenza-frequenza della rete e scongiurare i black-out sull'isola, che molti impianti di produzione elettrica (tradizionali, chè il fotovoltaico e l'eolico non sono in grado di aumentare la produzione su richiesta per rispondere ai maggiori consumi) vengono chiamati a restare attivi (non necessariamente producendo), nonostante l'elevato prezzo richiesto dai produttori (che detengono un importante potere di mercato in ragione della scarsa interconnessione della rete siciliana, per dirla pulita).
Bene: questi maggiori costi di acquisto di energia elettrica sulla rete siciliana vengono "ovviamente" ripartiti sul totale dell'elettricità acquistata e consumata nella Repubblica, per un importo stimato in 600 milioni di euro all'anno. Ripeto: se la linea elettrica Sorgente-Rizziconi iniziasse a operare, ci sarebbero minori costi per 600milioni all'anno (a spanne, con una produzione annuale di 300TWh, sarebbero 2 millesimi di euro al kWh: su un consumo annuo di 2700kWh, sono 5.4EUR in meno all'anno per la famiglia tipo ipotizzata dall'autorità nei suoi calcoli). Per avere un paragone, l'ora legale permette di risparmiare 90milioni all'anno, cioè ad ogni anno che passa senza l'elettrodotto in funzione, è come se si buttassero i risparmi di sei anni e mezzo passati a spostare avanti e indietro la sveglia.
Ordunque, qual è la mia proposta? Quello che mi piacerebbe veramente è far pagare i 600milioni tutti all'associazione ambientalista che ha pretestuosamente richiesto il blocco della linea... sarebbe una cattiveria, ma giustificata!
La proposta reale (che non è una mia idea originale, lo ammetto) è di far pagare i maggiori costi sulle sole bollette siciliane, in ragione del fatto che i 600milioni sono profitti incamerati dai proprietari delle centrali elettriche siciliane (non tutte, quelle considerate da Terna necessarie a garantire la stabilità della rete) e che sia il blocco sia l'eventuale sblocco della situazione dipendono da enti interni all'isola: non è giusto che tutti gli italiani paghino per le bizze di un'associazione siciliana! Vuoi rompere le scatole a un'opera essenziale? Allora paghi!
Terna (che, detto in onestà, potrebbe tranquillamente sbattersene di questa bega burocratica, perché il suo investimento viene in ogni caso ripagato -con gli interessi- tramite le bollette) ha fatto quanto di sua responsabilità per realizzare una linea utile ad abbassare i costi della rete elettrica nazionale: se i siciliani si oppongono, che paghino i maggiori costi (invece di annacquarli nelle bollette dell'Italia intera) ... nella speranza che spingano per uno sblocco dell'elettrodotto!
Motivazione del sequestro disposto dal tribunale di Messina? Il traliccio sequestrato non rispetta il piano paesaggistico approvato DOPO le autorizzazioni alla costruzione della linea elettrica.
Al di là dello scontato invito agli iscritti all'associazione naturalistica denunciante il traliccio a rinunciare nelle loro vite alla comodità della vita moderna "fornitura di energia elettrica" che mostrano di osteggiare (e se proprio vogliono dedicarsi all'osservazione degli uccelli migratori, che si ritirino in camera da letto e non si facciano più vedere), è interessante vedere le conseguenze della non attivazione dell'elettrodotto.
Prima di tutto, NON verranno smantellati 87km di linee elettriche rese superflue da questo nuovo collegamento; ma questo è l'aspetto forse meno importante, e comunque di carattere locale, mentre c'è una conseguenza che riguarda tutti gli italiani consumatori di energia elettrica.
La rete elettrica siciliana è "piccola" (relativamente) e, al momento, mal collegata (in termini di potenza scambiabile) col resto della rete elettrica nazionale. Questo comporta, al fine di garantire la stabilità potenza-frequenza della rete e scongiurare i black-out sull'isola, che molti impianti di produzione elettrica (tradizionali, chè il fotovoltaico e l'eolico non sono in grado di aumentare la produzione su richiesta per rispondere ai maggiori consumi) vengono chiamati a restare attivi (non necessariamente producendo), nonostante l'elevato prezzo richiesto dai produttori (che detengono un importante potere di mercato in ragione della scarsa interconnessione della rete siciliana, per dirla pulita).
Bene: questi maggiori costi di acquisto di energia elettrica sulla rete siciliana vengono "ovviamente" ripartiti sul totale dell'elettricità acquistata e consumata nella Repubblica, per un importo stimato in 600 milioni di euro all'anno. Ripeto: se la linea elettrica Sorgente-Rizziconi iniziasse a operare, ci sarebbero minori costi per 600milioni all'anno (a spanne, con una produzione annuale di 300TWh, sarebbero 2 millesimi di euro al kWh: su un consumo annuo di 2700kWh, sono 5.4EUR in meno all'anno per la famiglia tipo ipotizzata dall'autorità nei suoi calcoli). Per avere un paragone, l'ora legale permette di risparmiare 90milioni all'anno, cioè ad ogni anno che passa senza l'elettrodotto in funzione, è come se si buttassero i risparmi di sei anni e mezzo passati a spostare avanti e indietro la sveglia.
Ordunque, qual è la mia proposta? Quello che mi piacerebbe veramente è far pagare i 600milioni tutti all'associazione ambientalista che ha pretestuosamente richiesto il blocco della linea... sarebbe una cattiveria, ma giustificata!
La proposta reale (che non è una mia idea originale, lo ammetto) è di far pagare i maggiori costi sulle sole bollette siciliane, in ragione del fatto che i 600milioni sono profitti incamerati dai proprietari delle centrali elettriche siciliane (non tutte, quelle considerate da Terna necessarie a garantire la stabilità della rete) e che sia il blocco sia l'eventuale sblocco della situazione dipendono da enti interni all'isola: non è giusto che tutti gli italiani paghino per le bizze di un'associazione siciliana! Vuoi rompere le scatole a un'opera essenziale? Allora paghi!
Terna (che, detto in onestà, potrebbe tranquillamente sbattersene di questa bega burocratica, perché il suo investimento viene in ogni caso ripagato -con gli interessi- tramite le bollette) ha fatto quanto di sua responsabilità per realizzare una linea utile ad abbassare i costi della rete elettrica nazionale: se i siciliani si oppongono, che paghino i maggiori costi (invece di annacquarli nelle bollette dell'Italia intera) ... nella speranza che spingano per uno sblocco dell'elettrodotto!
domenica 2 novembre 2014
venerdì 27 settembre 2013
mercoledì 18 settembre 2013
Berlusconi condannato
Berlusconi è stato condannato per frode fiscale e falso in bilancio: con uno stratagemma fiscale trasferiva utili di Mediaset a società off-shore, col duplice scopo di
1. accantonare fondi neri per i fini più vari (tipo corrompere giudici o parlamentari)
2. abbassare fittiziamente gli utili di Mediaset, al fine di pagare meno tasse.
Sottolineo, Berlusconi è stato condannato in via definitiva, in tutti e tre i gradi di giudizio. Ora si può dire: Berlusconi è un pregiudicato, un delinquente. La somma per la quale è stato condannato è inferiore a quella effettivamente sottratta, a causa delle leggi che si è fatto da solo, tanto per cambiare.
Questo solo per rimarcare che chi dava del delinquente a Berlusconi aveva ragione, chi gli dava (e, con sprezzo del ridicolo, continua a dargli) del perseguitato ha torto. Una sentenza della Cassazione dimostra questo.
Chi continua a urlare che Berlusconi è un perseguitato (sottintendendo che tre sentenze della giustizia italiana, di cui una di Cassazione, possano non solo ignorare, ma addirittura andare contro, la realtà dei fatti), sta minando le basi della vita pubblica di questo paese.
23/11/1999, Berlusconi dichiara: ho dichiarato pubblicamente che di questa All Iberian non conoscevo neppure l'esistenza.
Questo è un altro classico di Berlusconi: abbiamo imparato che lui è il più grande imprenditore del mondo, però i suoi manager gliela fan sempre di nascosto! Lui non sa mai niente, è incredibile! Recentemente, come sapete, Berlusconi è stato assolto dall'accusa di corruzione della Guardia di finanza in un processo in cui invece due suoi manager sono stati condannati, per la stessa corruzione. In Italia abbiamo dei manager che corrompono la Guardia di finanza, non so coi soldi di chi e non so per conto di chi. Così, per sport, no: sport olimpionico, corrompiamo la guardia di finanza!
Allora, "Ho dichiarato pubblicamente che di questa All Iberian non conoscevo neppure l'esistenza. Sfido chiunque a dimostrare il contrario", novembre '99.
Dopodichè, 4/5/2001, lo beccano con le mani nella marmellata, e lui cosa dichiara? "Le società estere sono lecite, ci fanno pagare meno tasse": si è vantato di questa cosa.
Quindi, capite, mentre io pago le tasse, lui le elude con le sue società, e io ne pago di più (di tasse) perchè lui le elude, quindi è una cosa personale tra me e Berlusconi a questo punto.
(Daniele Luttazzi, Satyricon a teatro, 2002)
Per risolvere velocemente e facilmente la questione, basta il rasoio di Ockham: è più facile/plausibile che mezzo mondo odi visceralmente Berlusconi e complotti contro di lui, o che semplicemente lui sia effettivamente un delinquente?
A me non sembra difficile...
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