mercoledì 25 giugno 2008

Guardate ancora il tg1?

Se guardate ancora il tg1, di certo non è per informarvi..

25 giugno, Berlusconi: "I giudici politicizzati sono una metastasi della democrazia. [...] Sono indignato perché vedo una democrazia in libertà vigilata sotto il tacco dei giudici politicizzati. Cosi' stando le cose non c'è più possibilità di dialogo con una opposizione che e' rimasta giustizialista. [...] I cittadini hanno il diritto di vedere governare chi hanno deciso, tramite libere elezioni, di scegliere per la guida del Paese."

Ancora sei anni fa, Daniele Luttazzi: "É ora di smetterla che lui ha vinto le elezioni e quindi può fare quel cazzo che gli pare, Silvio Berlusconi è un presidente del consiglio illegittimo, vanno chieste le dimissioni subito" e inoltre "non ho mai visto un innocente darsi tanto da fare per farla franca"

La ricetta del tg1 per trattare di magistratura politicizzata?
Prima dell'intervento di Berlusconi ti mettono un'intervista integrale all'ottantaduenne Napolitano, tanto per addormentare anche i più svegli e, nel caso non bastasse, l'annunciatrice in studio (Susanna Petruni) espone le poppe alla pubblica contemplazione, giusto per prevenire un'eventuale attenzione residua del telespettatore verso le gravissime parole di Berlusconi.

Quanto alla sostanza del "discorso" di Berlusconi, posso rispondere che i cittadini non hanno scelto il governante, hanno scelto il partito da mandare al governo. Quindi, se Berlusconi vuole rendere un servizio all'Italia, si dimetta, il Pdl metta qualcun altro al suo posto, Berlusconi si faccia processare e poi, una volta dimostrato innocente (magari ne dubita?!) tornerà al governo con le carte in regola (se non ci fosse una regola degli anni cinquanta che lo obbligherebbe a vendere le tv..). Se invece uno evita a tutti i costi di essere giudicato, il sospetto che non sia innocente se lo va a tirare dietro, non può mica lamentarsi!!

mercoledì 18 giugno 2008

L'onesto

dal sito di Repubblica:
"Vogliono imbrigliarmi, vogliono condannarmi per impedirmi una futura elezione al Quirinale. È questo il loro obiettivo. Vogliono azzopparmi in vista del 2013". Il premier e i suoi legali, infatti, si aspettano una sentenza di condanna a 6-8 anni di detenzione per corruzione entro il prossimo mese di ottobre. Ben prima della prescrizione del processo prevista per la fine del 2009. E ben prima che il famigerato "Lodo Schifani", modifica costituzionale, possa diventare legge dello Stato. "E io non ho tutto questo tempo".

Non è bello dirlo, ma anch'io Silvio sono convinto che creperai prima.

P.S.: ho trovato la lettera di Berlusconi a Schifani
Caro Presidente, come Le è noto stamane i relatori senatori Berselli e Vizzini, hanno presentato al cosiddetto 'decreto sicurezzà un emendamento volto a stabilire criteri di priorità per la trattazione dei processi più urgenti e che destano particolare allarme sociale. In tale emendamento si statuisce la assoluta necessità di offrire priorità di trattazione da parte dell'Autorità Giudiziaria ai reati più recenti, anche in relazione alle modifiche operate in tema di giudizio direttissimo e di giudizio immediato.
Questa sospensione di un anno consentirà alla magistratura di occuparsi dei reati più urgenti e nel frattempo al governo e al Parlamento di porre in essere le riforme strutturali necessarie per imprimere una effettiva accelerazione dei processi penali, pur nel pieno rispetto delle garanzie costituzionali.
I miei legali mi hanno informato che tale previsione normativa sarebbe applicabile ad uno fra i molti fantasiosi processi che magistrati di estrema sinistra hanno intentato contro di me per fini di lotta politica. Ho quindi preso visione della situazione processuale ed ho potuto constatare che si tratta dell'ennesimo stupefacente tentativo di un sostituto procuratore milanese di utilizzare la giustizia a fini mediatici e politici, in ciò supportato da un Tribunale anch'esso politicizzato e supinamente adagiato sulla tesi accusatoria.
Proprio oggi, infatti, mi è stato reso noto, e ciò sarà oggetto di una mia immediata dichiarazione di ricusazione, che la presidente di tale collegio ha ripetutamente e pubblicamente assunto posizioni di netto e violento contrasto con il governo che ho avuto l'onore di guidare dal 2001 al 2006, accusandomi espressamente e per iscritto di aver determinato atti legislativi a me favorevoli, che fra l'altro oggi si troverebbe a poter disapplicare.
Quindi, ancora una volta, secondo l'opposizione l'emendamento presentato dai due relatori, che è un provvedimento di legge a favore di tutta la collettività e che consentirà di offrire ai cittadini una risposta forte per i reati più gravi e più recenti, non dovrebbe essere approvato solo perchè si applicherebbe anche ad un processo nel quale sono ingiustamente e incredibilmente coinvolto. Questa è davvero una situazione che non ha eguali nel mondo occidentale.
Sono quindi assolutamente convinto, dopo essere stato aggredito con infiniti processi e migliaia di udienze che mi hanno gravato di enormi costi umani ed economici, che sia indispensabile introdurre anche nel nostro Paese quella norma di civiltà giuridica e di equilibrato assetto dei poteri che tutela le alte cariche dello Stato e degli organi costituzionali, sospendendo i processi e la relativa prescrizione, per la loro durata in carica. Questa norma è già stata riconosciuta come condivisibile in termini di principio anche dalla nostra Corte Costituzionale. La informo quindi che proporrò al Consiglio dei ministri di esprimere parere favorevole sull'emendamento in oggetto e di presentare un disegno di legge per evitare che si possa continuare ad utilizzare la giustizia contro chi è impegnato ai più alti livelli istituzionali nel servizio dello Stato.
Cordialmente, Silvio Berlusconi


Spero per voi che riusciate a procurarvi un certificato di incapacità mentale per quando vi chiederanno chi abbiate votato alle scorse politiche...

domenica 15 giugno 2008

Se ricordate dove l'avete messo, sarebbe il caso d'usarlo


La buona educazione soffoca l'istinto scettico di molte persone; ciò fa di loro il bersaglio ideale di truffatori volontari che sanno che basta assumere un'aria da "sentimenti feriti" per sviare buona parte (se non la totalità) delle domande che ogni persona ragionevole farebbe. Una tattica che funziona può essere usata in modo studiato e perverso, ma può anche funzionare -a volte persino meglio- se a usarla è un entusiasta innocente che non si sognerebbe mai di architettare simili doppiezze.

Daniel Dennett, Rompere l'incantesimo. La religione come fenomeno naturale, Raffaello Cortina Editore, pag.390, traduzione di Sergio Levi





l'originale dell'immagine qui sulla destra è stata inserita su flickr.com da Gaetan Lee

Appeasement


[appeasement è anche parola italiana, significa politica di concessioni a un potenziale aggressore o a uno stato più forte per mantenere la pace (Garzanti, 2004)]

dall'Economist:
Walter Veltroni risks being too nice to Silvio Berlusconi
IN HIS first speech to Italy's new parliament, Silvio Berlusconi declared that he and his colleagues were “breathing in deep this new air”. The prime minister was not talking of his big majority, but of the constructive engagement of the opposition leader, Walter Veltroni.
The legislature that emerged from the election in April has a tidier, British look. On the right is Mr Berlusconi's People of Freedom alliance, linked to the Northern League and a smaller Sicilian party. On the left is Mr Veltroni's Democratic Party (PD), yoked to a small anti-corruption party. In place of Britain's Liberal Democrats stands the Catholic Union of Christian and Centre Democrats. Mr Veltroni even has a Westminster-style “shadow cabinet”.
Yet Mr Veltroni's idea of opposition does not appear British at all. He has passed up a string of opportunities to embarrass the government, thereby helping to boost Mr Berlusconi's popularity, which has risen since the election. One chance came when a journalist, Marco Travaglio, reminded television viewers that Mr Berlusconi's choice for Senate speaker, Renato Schifani, was once a business partner of people later convicted of Mafia involvement. Far from demanding more details, the PD's Senate leader, Anna Finocchiaro, called the remark “unacceptable”.
Then there is Alitalia. Mr Berlusconi promised to find an all-Italian consortium to save the airline. More than two months later—and €300m ($465m) poorer after a state loan to Alitalia—the country is still waiting. Yet this has scarcely been mentioned by the PD. The party has been just as restrained in attacking the government's harsh measures to deal with immigration and security, which have raised eyebrows in Brussels (and in the Vatican). Nor has it fussed about Mr Berlusconi's plan to ban most police phone-taps.
What is going on? Mr Veltroni says he is keen on “dialogue”. The advantages for Mr Berlusconi are clear: he can slough off his partisan image and re-emerge as a consensus man, perhaps a candidate for the presidency. But the benefits for the left are less evident. Even before the election, Mr Veltroni said he wanted to co-operate with Mr Berlusconi on electoral and constitutional reforms to make Italy easier to govern. A noble aim, except that it has been tried before, with disastrous consequences.
In the 1990s, at the insistence of Massimo D'Alema, leader of the biggest left-wing party, the centre-left government held off passing laws to break Mr Berlusconi's virtual monopoly on private television. Mr D'Alema hoped to win Mr Berlusconi's support for political reform. But Mr Berlusconi then torpedoed the project—and returned to power in 2001 with his media empire intact.
Yet appeasement has a strong appeal to Mr Veltroni, who is in a vulnerable position. One reason why the centre-left government of Romano Prodi began to flounder was that the PD's leader sought to distance himself from it after being chosen last autumn. His election strategy largely failed: he rejected an alliance with parties to the left, insisting that the PD must run alone. And his choice of candidate for mayor of Rome proved woefully wrong. Francesco Rutelli, who had already run the city twice, managed to reduce the centre-left's vote from 62% to 46%.
Dialogue, with its promised role in building a new Italy, precludes the tortured post-mortem that a defeated party might otherwise hold. Yet that may be what the left needs. Rooted in a discredited creed, Eurocommunism, and a discredited movement, Christian democracy, its main leaders—Mr Veltroni, Mr Rutelli and Mr D'Alema—have been rejected by voters, outwitted by Mr Berlusconi or both. The risk is that Italy may get not a shadow government, but a phantom opposition.


Ora il futuro mi appare veramente roseo...

mercoledì 11 giugno 2008

Coppie etero- vs. omosessuali

The stereotype for same-sex relationships is that they do not last. But that may be due, in large part, to the lack of legal and social recognition given to same-sex couples. Studies of dissolution rates vary widely.

After Vermont legalized same-sex civil unions in 2000, researchers surveyed nearly 1,000 couples, including same-sex couples and their heterosexual married siblings. The focus was on how the relationships were affected by common causes of marital strife like housework, sex and money.

Notably, same-sex relationships, whether between men or women, were far more egalitarian than heterosexual ones. In heterosexual couples, women did far more of the housework; men were more likely to have the financial responsibility; and men were more likely to initiate sex, while women were more likely to refuse it or to start a conversation about problems in the relationship. With same-sex couples, of course, none of these dichotomies were possible, and the partners tended to share the burdens far more equally.

While the gay and lesbian couples had about the same rate of conflict as the heterosexual ones, they appeared to have more relationship satisfaction, suggesting that the inequality of opposite-sex relationships can take a toll.

“Heterosexual married women live with a lot of anger about having to do the tasks not only in the house but in the relationship,” said Esther D. Rothblum, a professor of women’s studies at San Diego State University. “That’s very different than what same-sex couples and heterosexual men live with.”

(New York Times, 10/6/2008)

venerdì 6 giugno 2008

Disneyland!


Rifiuti: La Germania rispedisce in Campania una busta con rifiuti radioattivi

L'azienda della nettezza urbana della citta'-Stato di Amburgo ha rispedito in Campania una busta con rifiuti radioattivi, probabilmente provenienti da uno studio medico che esegue esami radiologici. Lo ha riferito il portavoce dell'azienda, Reinhard Fiedlier, annunciando che lo smaltimento dei rifiuti campani e' stato sospeso fino a quando le autorita' italiane non forniranno garanzie scritte che saranno effettuati controlli per assicurare che nei carichi non vi siano tracce di radioattivita'. Il portavoce Fiedler ha pero' minimizzato i rischi per la popolazione.

Le tracce di radioattivita' sono state infatti riscontrate in appena un metro cubo di rifiuti in cui erano presenti liquidi contaminati con lo iodio 131 che dovranno essere smaltiti separatamente. "Il caso dello iodio non e' un fenomeno tipicamente italiano - ha sottolineato Fiedlier - si verifica ad Amburgo almeno 10 volte all'anno e i rischi per chi vi sta vicino sono equivalenti a quelle che si subirebbero volando in aereo a 10mila metri di quota". Il ministro dell'Ambiente della citta'-stato anseatica, Anya Hajduk, ha avvertito che senza un impegno scritto ai controlli sulla radioattivita' da parte dell'Italia "non potra' proseguire questa operazione di smaltimento". I rifiuti radioattivi sono stati fotografati e rispediti in Italia. Ad Amburgo sono in arrivo due treni di rifiuti campani.

da CaniSciolti

Andiamo incontro a Disneyland! (Daniele Luttazzi)