giovedì 25 ottobre 2007

Un salario da operaio

da www.italieni.it
articolo apparso su Le Temps, giornale svizzero francofono

Il padrone nei panni degli operai
Ha resistito venti giorni, poi è rimasto senza soldi.
Allora ha deciso di aumentare lo stipendio ai suoi operai
di 200 euro netti al mese. L'esperimento di Enzo Rossi, un
piccolo produttore di pasta delle Marche, è guardato da
alcuni colleghi con interesse e da altri con diffidenza. Ad
agosto questo imprenditore, che dà lavoro a una ventina di
persone, ha deciso di mettersi nei panni dei suoi operai, o
meglio nelle loro condizioni finanziarie, tagliando il suo
stipendio e quello della moglie. "Abbiamo fatto molta
attenzione, ma dopo venti giorni non avevamo più niente".

P.S.: l'azienda si chiama "La Campofilone" ed è situata nell'omonimo comune in provincia di Ascoli Piceno.

martedì 23 ottobre 2007

Viva il più forte

Il successo della persecuzione ai danni di De Magistris rende ufficiale il declassamento della Carta Costituzionale a carta igienica decorata. L'art 104 (La magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere.) è solo uno degli articoli recentemente calpestati, come fa notare Marco Travaglio dal blog voglioscendere.

D'ora in poi, se un magistrato con le sue indagini infastidisce la casta politica, il ministro della giustizia può chiederne il trasferimento: si ha quindi una giustizia debole coi potenti e potente nei confronti dei cittadini inermi. Così anche l'uguaglianza dei cittadini (art. 3) finisce nel cesso.

Non potremo mai essere sufficientemente riconoscenti al democristiano ciccione per la definitiva entrata in vigore in Italia della legge del più forte.

Torna Luttazzi!!!

martedì 16 ottobre 2007

Andreotti è stato condannato (per diffamazione..)

Apprendo dal blog Uguale per tutti della condanna del (già prescritto per mafia, e non assolto) senatore Andreotti per diffamazione ai danni del giudice Mario Almerighi. Apprendo inoltre come la notizia sia passata sotto silenzio degli organi di informazione.

Vi esorto quindi alla lettura su Wikinotizie.

domenica 14 ottobre 2007

Casini 3 in 1

Dal TG1 delle ore 20.00, in coda al servizio sulle primarie del Partito Democratico.

Casini: "Ma questo partito dovrà chiarire se sta con la sinistra estrema o se sta con i moderati e i riformatori. Veltroni dovrà dirci se sta con i 300.000 studenti che dicono no agli esami di riparazione o con il ministro Fioroni che chiede piú merito nella scuola; se sta con chi vuole cambiare il protocollo Welfare o con chi ha fatto la legge Biagi."

Cazzata prima: le primarie servivano a eleggere il segretario, quindi rivolgersi a Veltroni in questo momento come segretario del PD è quantomeno irrispettoso della volontà dei più di due milioni di votanti che deve ancora essere scrutinata. Ma Casini, da buon politico di professione, a cui i voti non arrivano dal popolo sovrano, bensì dall'extra-nazionale Chiesa cattolica apostolica romana, non è avvezzo a badare a tali sottigliezze.

Cazzata seconda: lo sciopero studentesco di venerdì scorso non chiedeva solo la non reintroduzione degli esami di riparazione, ma anche più risorse per la scuola pubblica, i cui fondi, contrariamente ai dettami costituzionali (art. 33), vengono tagliati a favore delle scuole private. Inutile ricordare che le scuole private sono per la maggior parte istituti religiosi, naturale quindi che suor Casini preferisca sorvolare.

Cazzata terza: chi ha fatto la legge Biagi, forse Biagi? Casini dimentica che Marco Biagi fu ucciso a Bologna il 19 marzo 2002, prima che la legge Maroni venisse approvata (14 febbraio 2003), e non ha quindi avuto occasione di riconoscerla come idea propria? O forse, come suggerisce Marco Travaglio, si è scelto di intestare la legge al defunto Biagi perché sembrasse brutto criticarla? In uno stato bigotto come l'Italia, la possibilità non è poi tanto remota...

mercoledì 10 ottobre 2007

Enrico Boselli sulla laicità

## NOTA: questo post è in gran parte del tutto scopiazzato dal sito alteredo.org, sperando che alteredo non se la prenda!

Alcuni passaggi dall'intervista di alteredo.

Abbiamo un profondo rispetto per la fede religiosa perché la laicità non si è mai contrapposta alla fede ma si contrappone al fondamentalismo e penso che sia una battaglia molto giusta. Perché c’è un ritorno del fondamentalismo che nasce probabilmente dalla paura per la presenza islamica nel nostro paese.
Poi c’è un altro capitolo, che invece riguarda il tema dei privilegi. Penso che dal momento in cui chiediamo a tutti i cittadini italiani di fare sacrifici per mettere in ordine i conti pubblici, aumentando le tasse, riducendo le spese, anche la Chiesa Cattolica debba compiere una propria parte. Le tasse devono pagarle tutti! Non certamente quando la Chiesa svolge le sue funzioni religiose, ma quando la Conferenza episcopale dà vita ad imprese commerciali normali, non c’è nessuna ragione perché queste imprese vengano esentate dal pagamento delle tasse. Non dimentichiamo poi che la Conferenza episcopale italiana riceve dallo Stato, anche con un’interpretazione motlo dubbiosa delle leggi che hanno applicato il Concordato, una quantità di denaro pubblico molto alto, circa 2miliardi di euro l’anno.

Quando la Conferenza episcopale entra nella vita politica del Paese, e per esempio dice ai parlamentari sulla base della vostra fede, non dovete votare questa legge o dovete votare quest’altra legge, e sto pensando soprattutto alla scelta politica con il famoso referendum sulla legge 40, non può poi non sapere che diventa oggetto di scontro politico: non si può partecipare alla vita politica e pretendere che nessuno risponda.

domenica 7 ottobre 2007

Il vittimismo del principe

Mastella: "non ci sto più a fare il capro espiatorio... Io conto il 2% dei voti, non mi si possono attribuire il 98% delle nefandezze d’Italia".
Fonte: lastampa.it.

L'atteggiamento del Ministro della Giustizia mi sembra alquanto ingiusto e megalomane: gli vengono attribuite solo le sue, di nefandezze, non quelle altrui.
Cerchi quindi di non sopravvalutarsi...
...e magari di limitarsi...