martedì 13 dicembre 2011

Non può essere solo incompetenza

Dovete sapere (per quel che ve ne può calare) che in Veneto abbiamo un assessore alla mobilità in carica dal 2000 (come da biografia, sempre lo stesso nelle due amministrazioni Galan e ora confermato da Zaia). Bene, è in carica da più di 10 anni, e non manca di fare il simpaticone:
I pendolari hanno ragione a protestare per i disservizi nel trasporto pubblico ferroviario locale, ma voglio dire loro che oggi siamo di fronte ad una concreta speranza, ad una prospettiva di miglioramento di tutti i parametri: dalla puntualità alle condizioni dei convogli. Con Trenitalia abbiamo avviato un confronto che, ne sono convinto, darà buoni frutti
Renato Chisso, 21 settembre 2011 Capite, sono dieci anni che fa l'assessore, ma il confronto con Trenitalia lo comincia adesso!
Non mi arrendo in quella che è ormai da tempo una battaglia quotidiana contro i disservizi ferroviari del trasporto locale in Veneto. Mi batto anche se ho armi piuttosto spuntate di fronte ad un gestore di fatto monopolista. [...] A parlar del servizio ferroviario locale in Veneto ormai ci si azzecca quasi sempre: è un sostanziale disservizio. Basta un colpo d’aria per far venire il raffreddore ai treni, che non viaggiano o lo fanno lentamente e con fatica. Gli esempi li riportano giustamente gli organi di informazione, che si fanno interpreti delle doglianze dei viaggiatori. Io ricordo che, nell’ultima metà di novembre, il primo treno locale da Mantova a Venezia è stato soppresso due volte, mentre una volta ha avuto un ritardo di mezz’ora e, mi dicono, in un’altra occasione di 90 minuti: non un vecchio convoglio arrancante, ma un TAF abbastanza moderno. Sono ancora in attesa di spiegazioni. Di sicuro in troppi casi trovare il treno, trovarlo puntuale e con i posti che dovrebbe avere è diventata una lotteria. Che noi e i cittadini paghiamo e di fronte alla quale possiamo solo prendere nota e accumulare le multe per inadempienza del contratto. Certo, se potessimo farlo lo disdiremmo, ma questa possibilità al momento non c’è e invocarla diventa una grida inutile. Abbiamo davanti una stagione economicamente difficile e con risorse pubbliche, e non, solo risicate. Ribadisco che siamo chiamati a fare le nozze coi fichi secchi. Ma i disservizi sono indipendenti da quello che paghiamo. E meno male che abbiamo ben investito finchè lo potevamo e almeno tra qualche mese cominceranno ad arrivare i nuovi treni completi regionali.
Renato Chisso, 2 dicembre 2011 Qui si raggiungono vette di comicità: il post sul blog di Chisso è intitolato "un'epidemia di influenza" (cioè, arriva l'autunno, e i treni vanno lenti perché si raffreddano, ovvero prendono l'influenza, ma che simpaticone!), e i virgolettati delle parole dell'assessore vengono così introdotte, Renato Chisso, assessore alle politiche della mobilità del veneto, non si tira indietro e non le manda certo a dire, di fronte all’ondata di lamentele dei viaggiatori, specie in questi ultimi giorni. Caspita che paura! È arrivato il cavaliere senza macchia e senza paura, che risolverà tutti i problemi della trasporto ferroviario veneto! Ma sono dieci anni che sei già lì, ti sei svegliato adesso?

Passiamo ora alle cose serie, che non ho certo parlato di Chisso per via della sua simpatia o del suo aspetto fisico.

A luglio, sono stati soppresse in maniera definitiva (cioè non solo per un giorno) 27 corse in Veneto.
Copio da Ferrovie a nord est:
A questi attacchi, non si è fatta attendere a lungo la risposta da parte dell'ufficio stampa del gruppo Ferrovie dello Stato la quale afferma che "tali modifiche sono state ovviamente effettuate in coerenza con il Contratto di Servizio, nell'ottica di consentire alla Regione il rispetto degli impegni finanziari contrattuali. Lo stesso Contratto prevede del resto una serie di azioni di progressivo efficientamento dei servizi e di aggiornamento delle tariffe. Anche i tempi e le modalità di attuazione delle modifiche erano stati portati a conoscenza della Regione". La risposta sintetica non lascia trapelare le ragioni a monte di questa scelta che, invece, vengono rivelate dall'Assessore alle politiche della mobilità, Renato Chisso, che afferma di essere il più ‘incazzato' con Trenitalia, per le informazioni inadeguate che ha fornito: "‘Efficientamento' non può voler dire solo tagli unilaterali. Dobbiamo anzitutto dire le cose come stanno: soldi non ce ne sono e dobbiamo fare il massimo con i fichi secchi. Occorre ottimizzare. Nel contratto di servizio l'ottimizzazione si chiama ‘efficientamento' e forse, se c'è bisogno di una sorta di neologismo, qualche inghippo c'è. Il riferimento è a quei convogli che viaggiano con pochissimi passeggeri ma il cui servizio può essere parimenti svolto da altri treni entro uno scarto di tempo di una mezz'ora/tre quarti d'ora. In tempi di vacche magrissime questo ragionamento non è un optional: parliamo di treni con medie di 10 – 15 passeggeri, ma anche di 4 o 6. Ha senso spendere per tenerli in piedi quando ci sono altri convogli che fanno la medesima tratta in un arco temporale contenuto. Se dobbiamo risparmiare, dobbiamo anche essere realisti. [...] Ma se è ragionevole un efficientamento del genere, ci sono almeno tre corse soppresse la cui media di viaggiatori supera i 30. E qui non ci siamo proprio. Voglio aprire un tavolo con la società ferroviaria per verificare ciascuna situazione e ripristinare quelle corse la cui eliminazione non ha reali o giuste alternative".

Non mi vergogno di dire che uno dei treni che non sarebbero dovuti essere cancellati (essendo molto frequentato) passava per la mia linea. Sto parlando del R5567, secondo per numero di passeggeri tra le corse cancellate. Il suo cancellamento mi obbliga ad uscire di casa due ore prima del necessario (salendo in treno alle 10.50 invece che alle 12.50). Sono incazzato, ma non mi sto inventando nulla, ho infatti fornito i link di tutte le fonti.

Uno s'immagina: hanno cancellato dei treni molto frequentati, ma magari li rimetteranno (almeno quelli più frequentati) dopo l'estate, o coi nuovi orari.
Bene, il nuovo orario è in vigore da oggi 12/12/2011, il R5567 non è stato riattivato, ma è stato soppresso anche il treno successivo. Ora, per andare verso Padova, o si prende il treno delle 10.53, o bisogna aspettare il 14.27. Tre ore e mezza di buco.
Ma al peggio, non c'è mai fine.

Dovete sapere che la linea Legnago-Padova, negli ultimi 30km prima di Padova, è sovrapposta con la ben più importante Bologna-Venezia, servita da treni con orari cadenzati.
Quindi i treni verso Venezia partono da Monselice sempre alle .07 e arrivano a Padova sempre alle .27, i treni verso Bologna partono da Venezia alle .57, da Padova alle .33, e arrivano a Monselice alle .48. Che è un'ottima cosa, sapere a che ora parte il treno senza dover controllare l'orario. Infatti, pur non essendo più disponibili gli orari sul sito delle FS (perché ovviamente sto parlando del vecchio orario, in vigore fino a domenica 11/12/11) li ricordo a memoria.

Torniamo quindi a Chisso, che ha sentito la necessità di invocare l'introduzione dell'orario cadenzato il 17 settembre 2011.

Non c'è che dire, col nuovo orario è stato accontentato:
MONSELICE                                  PADOVA
7.13                                                7.36
8.14                                                8.40
9.11                                                9.28
10.11                                              10.28
11.11                                              11.27
13.11                                              13.27
14.11                                              14.28
15.11                                              15.28
16.11                                              16.28

PADOVA                                         MONSELICE
11.29                                              11.44
12.29                                              12.44
13.33                                              13.48
14.29                                              14.44
15.29                                              15.44
16.29                                              16.44
17.33                                              17.48
18.22                                              18.44
19.29                                              19.44
20.33                                              20.48

In sintesi, i treni da Venezia per Bologna, col nuovo orario sono tutto tranne che cadenzati! Soprattutto, notate il treno delle 18.22 (parte 7' prima, per arrivare sempre alle .44!), che ha un tempo di percorrenza di un treno regionale (che "fa" tutte le fermate, 3 tra padova e monselice), pur essendo un regionale veloce (cioè con un'unica fermata tra padova e monselice).

Ora mi direte: ma ritieni Chisso responsabile di questo casino?

No, ma chiarisco cosa intendo dire citando un'ultima volta Ferrovie a NordEst: (il corsivo è mio)

L'Assessore alla Mobilità, già bersagliato in questi giorni da numerose critiche dovute ai continui ritardi e all'impietosa situazione del materiale rotabile spesso guasto o non sufficiente a trasportare tutti i viaggiatori, mostra indignazione per questa novità che colpirà le ferrovie venete dall'anno nuovo e avanza precise richieste per sopperire all'assenza di personale nelle stazioni: "Pretendo due cose - e ho scritto in proposito a Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana - che ci sia almeno una emettitrice automatica di ultima generazione, in grado di fornire qualsiasi tipo di biglietto e abbonamento ferroviario (posso sorvolare su quello annuale); che gli edifici, di fatto abbandonati, vengano ceduti in comodato ai Comuni, in modo che possano restare vivi ed essere utili alla comunità"

L'atteggiamento di Chisso è inopportuno e ambiguo e ciò viene evidenziato dalla posizione ufficiale assunta dal Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane che dice: "L'apertura e la chiusura delle biglietterie, come l'istituzione o la cancellazione di corse ferroviarie, competono infatti alla Regione nella sua veste di ente finanziatore e committente di tali servizi. E' evidente che le scelte compiute dalla Regione sono coerenti alle effettive risorse che l'amministrazione regionale può destinare a tale settore e sono, ne siamo certi, orientate a dare le migliori risposte possibili agli utenti, sempre in coerenza con tali risorse." (spiritose anche le FS, no?)

Par di capire, dunque, che mentre Chisso dice peste e corna di Trenitalia affermando di avere "armi piuttosto spuntate di fronte ad un gestore di fatto monopolista" col quale disdirebbe volentieri il contratto se ce ne fosse la possibilità, siano gli uffici da lui stesso coordinati, in nome di un tanto proclamato "efficientamento" (sic) delle risorse a chiedere il taglio dei turni del personale di biglietteria. Non c'è altro da aggiungere: un vero comportamento alla Dottor Jekyll e Mister Hyde!
Non è certo la prima volta che assistiamo a questo gioco perverso, e non sarà nemmeno l'ultima, ma ci teniamo a fare chiarezza a questo proposito: parlando di offerta di trasporto ferroviario regolato da un Contratto di Servizio (CdS), ogni volta che un politico regionale dichiara che "Le Ferrovie" prendono decisioni indipendenti dalla sua volontà, quel politico sta mentendo.
In primis perché "Le Ferrovie", questo mostruoso e poliedrico essere mitologico, sono un soggetto inesistente al di fuori della retorica politica. Per citare solo una minima parte del mare di soggetti coinvolti nel "fare ferrovia", abbiamo Rete Ferroviaria Italiana che gestisce l'infrastruttura (binari, stazioni e circolazione), e diverse Imprese Ferroviarie -ad es. Trenitalia- che possiedono il materiale rotabile e offrono i loro servizi al pubblico, o tramite vendita diretta o tramite CdS con le Regioni. Questo quadro è comunque semplificato, ma già permette di affrontare con più preparazione.
In secundis, proprio perché i servizi ferroviari regionali sono completamente dipendenti da CdS, non esiste che "Le Ferrovie" prendano iniziative proprie senza che la Regione ne sia informata: anzi, è proprio la Regione ad avere potere e responsabilità delle decisioni sul trasporto. Trenitalia è un mero fornitore che non fa nulla che il suo cliente -la Regione- non gli richieda (ad onor del vero, Trenitalia non è esattamente il fornitore più affidabile e rispettoso degli impegni che possa venire alla mente, ma il caso delle biglietterie è nato da un'esplicita richiesta della Regione Veneto).
In tertiis... tertium non datur, le conclusioni le devono trarre i cittadini. In tutti i casi è intollerabile continuare a sentire un amministratore regionale che usa imprecisioni retoriche per scaricare le proprie responsabilità politiche, sfruttando il fatto che ancora in molti -troppi- pensano che siano ancora le vecchie FS o lo Stato a decidere tutto ciò che succede in ferrovia.
Tutto questo Chisso, come molti altri politici, lo sa molto bene e continua da anni -peraltro con un certo successo- a fondare la propria popolarità sull'ignoranza dei cittadini.


Il post si è allungato anche troppo, l'ora si è fatta tarda, occorre chiudere.
Con un invito all'onnipresente Chisso: ficcati la lingua su per il culo, e stringi bene le chiappe!

sabato 29 ottobre 2011

Terremoto sotto le prealpi veronesi

Tra le 6.15 e 6.18 ora locale. E così non posso dormire fino a tardi nemmeno il sabato mattina!! (ovviamente scherzo e non posso che sperare che nessuno si sia fatto nulla)

domenica 18 settembre 2011

Piccoli spunti sul capitalismo e come funziona il mondo

[...] un conflitto di interessi insanabile tra ambiente e business. Da un lato gli ambientalisti accusano le multinazionali di inquinare il mondo, mettere a repentaglio la salute dei popoli e pensare solo ai propri profitti, incuranti del bene comune. C'è del vero in queste accuse. Da parte loro, le grandi imprese incolpano gli ambientalisti di essere disinformati e incuranti delle realtà commerciali, di ignorare i desideri delle popolazioni locali e dei governi, che vogliono sviluppo e posti di lavoro, di preferire il bene degli uccellini a quello della gente e di non riconoscere gli sforzi che le imprese compiono per adottare buone misure ambientali. E c'è del vero anche in queste accuse.
Jared Diamond, Collasso. Come le società scelgono di morire o vivere, Einaudi, traduzione di Francesca Leardini, tratto da pagina 449
Le grandi imprese non sono organizzazioni benefiche senza fini di lucro, ma entità il cui scopo è il profitto e il cui obbligo è quello di massimizzare i guadagni degli azionisti, purchè lo facciano legalmente. Secondo le leggi americane, i dirigenti aziendali sono perseguibili se scelgono, in piena consapevolezza, di gestire l'impresa in modo da ridurne i profitti: così facendo, infatti, vengono meno a un obbligo fiduciario nei confronti degli azionisti. Nel 1919, gli azionisti della Ford vinsero la causa intentata contro Henry Ford, che aveva aumentato il minimo salariale dei suoi operai fino ai 5 dollari al giorno: la corte dichiarò che, anche se i sentimenti umanitari di Ford nei riguardi dei suoi operai erano lodevoli, lo scopo della sua impresa era comunque di procurare profitti agli azionisti.
ibidem, pagina 492

sabato 9 luglio 2011

La verginella

Avevo scritto, appena mezz'ora fa, che l'on. Ghedini aveva negato ogni propria responsabilità nella stesura della norma cd. "salva-Fininvest" essendo lui un avvocato penalista, quindi estraneo a qualsiasi norma di diritto civile.

L'essersi dichiarato ignorante in materia di diritto civile non gli ha però impedito di giudicare la sentenza nel merito:
'La Corte d'Appello di Milano ha emesso una sentenza contro ogni logica processuale e fattuale, addirittura ampiamente al di la' delle stesse risultanze contabili che erano gia' di per se erronee in eccesso, e addirittura superiore al valore reale della quota Mondadori posseduta da Fininvest''. Lo dichiara l'avvocato Niccolo' Ghedini, avvocato del premier, secondo il quale ora la Cassazione ''non potra' che annullare la sentenza''.


Inoltre, un appunto alla questione "vogliono che B. paghi una somma superiore al valore di borsa della Mondadori": da quando in qua, è chi ruba a dover definire l'entità della giusta condanna a proprio carico?!

Confesso, l'ho scritta io

La norma "salva-Fininvest" all'interno della manovra l'ho inserita io.

Secondo Sherlock Holmes, Eliminato l'impossibile, ciò che resta, per improbabile che sia, deve essere la verità.

Quindi, avendo i leghisti, Tremonti, Alfano negato ogni responsabilità; avendo quella bestia di Ghedini fatto la verginella con la distinzione tra civile e penale; avendo quello stacanovista di Frattini negato di aver nemmeno mai visto tale norma; mi vedo costretto ad uscire allo scoperto. Io ho scritto quel paio di articoli che salvano l'indifendibile portafoglio di Berlusconi.

Resta da capire, non tanto cosa mi abbia spinto a scrivere tale nefandezza, ma come tutti i membri del governo possano permettersi di fare gli gnorri (ci hanno provato, ma appena scoperti, non è stato nessuno: e allora chi l'ha scritta, io?!) senza:

- essere considerati incompetenti (se chiunque può entrare nella stanza dei bottoni e inserire delle norme di legge negli atti di governo senza che nessuno se ne accorga)

- essere linciati per aver anche solo pensato di poterci prendere per il culo con la storiella da asilo "non è stato nessuno, basta indagare, amici come prima".

martedì 14 giugno 2011

Legittimo godimento

Giusto un'annotazione per la prossima volta che Berlusconi si arroga il diritto di porsi al di sopra della legge "perché lui ha preso i voti":

Il 95.15% di SÌ su un affluenza del 57.00% degli elettori, significa che il (0.9515*0.57=0.5424) 54.24% degli elettori (in parole povere, la maggioranza assoluta degli italiani chiamati alle urne, quegli stessi che possono votare anche nelle elezioni politiche) ha respinto la succitata pretesa di Sua Emittenza di rendersi impermeabile alle leggi e alle regole del civile convivere. Spesso si ciarla della legge elettorale vigente, grazie alla quale uno schieramento può fregiarsi della maggioranza in parlamento anche senza ricevere la maggioranza dei voti (badate: non la maggioranza degli italiani, nè la maggioranza dei votanti, solo una maggioranza relativa all'interno dei votanti). Bene: questa volta si tratta veramente della maggioranza degli italiani. Ricordiamocelo!

mercoledì 8 giugno 2011

Un pagliaccio

Domenico Schietti, uno che pretende di insegnarci come si sta al mondo e come si produce energia, senza portare uno straccio di prova.
Uno che dice di aver inventato il moto perpetuo, però poi non ci fa vedere un esemplare di tale motore funzionante perché altrimenti teme ritorsioni da parte del complotto globale.

Schietti, sparati!

lunedì 30 maggio 2011

mercoledì 11 maggio 2011

427

http://www.youtube.com/watch?v=o8C4uYTskaY

Cos'è? Un discorso di alta politica? Adesso che Berlusconi ci ha detto che secondo lui, i parlamentari di sinistra non si lavano, è diminuita l'occupazione?

Un'ipotesi: stamattina, vedendo queste dichiarazioni nei titoli dei giornali, l'impressione è stata di aver a che fare con uno che non ci sta più con la testa a causa della vecchiaia. Mi stupisco che esista ancora gente convinta (forse convinta dai soldi) che l'Italia sotto Berlusconi stia migliorando la propria condizione generale, nonché la reputazione internazionale.

Ma se questi non fossero i lazzi di un vecchio rincoglionito?
Se la strategia di Berlusconi fosse di "fare il matto", sparandole sempre più grosse per essere a un certo punto ignorato dalla maggior parte degli esseri pensanti; ma contemporaneamente ascoltato con serietà dai suoi elettori (e già qui si capisce il livello culturale dei suoi elettori), richiamati alle urne dal terrore del ritorno al potere non più dei "comunisti" della "sinistra che mette le mani nelle tasche degli italiani" (troppo spento il ricordo del governo Prodi, a fronte del quale il governo Berlusconi non ha fatto altro che alzare le tasse), ma più semplicemente di "gente che non si lava".

Come all'asilo, se ho esaurito le offese contro di te, allora "tu puzzi!".
Ovviamente, per dargli retta, e votarlo, bisogna avere una testa a livello di asilo...

lunedì 25 aprile 2011

Comincia la stagione della caccia


Sabato pomeriggio ho visto, e conseguentemente stecchito, la prima zanzara della stagione.
Si comincia, anche quest'anno!

Work will make you free

Avrete visto la foto dell'insegna traduzione di quella di Auschwitz a Roma.
Qualcuno se l'è presa.
Ora, non so voi, ma secondo me è solo una provocazione. Io in quella scritta ci vedo un parallelo tra i lager nazisti e i luoghi di lavoro odierni. La scritta è stata trasposta dal tedesco all'inglese, che è la lingua da conoscere per entrare nel mondo del lavoro. Non trovo poi così aberrante paragonare fabbriche e uffici con campi di lavoro forzati, dove i "lavoratori" sono sfruttati e non hanno diritti; è un pensiero portato avanti anche da lavoratori e sindacalisti odierni, mi sembra.

sabato 23 aprile 2011

Offerta irripetibile

Causa ritiro del precedente compratore, vendo centrale nucleare ancora imballata.

Berlusconi mi ha fatto sapere che non gli interessano più le centrali nucleari, che d'ora in poi preferisce concentrarsi sul core business: le puttane, e i loro corrispettivi maschili.

Come si declina "puttana" al maschile? Deputato.

domenica 27 marzo 2011

Un taccone che il mondo ci invidia

Ovvero il tycoon che abbiamo al governo.

(Una democrazia è tanto forte, quanto lo sono i suoi mezzi d'informazione)

Il condottiero non-politico, ma in politica da 16 anni, sceso in campo per difendere il paese da "uomini legati a doppio filo a un passato politicamente ed economicamente fallimentare", cioè come referente della mafia, ha dato una vigorosissima sferzata all'immagine mondiale dell'Italia.

mercoledì 2 marzo 2011

Per punizione, scrivere 200 volte: la chiesa non fa politica

Mi appunto qui alcuni riferimenti, a futuro beneficio, riguardo il tema "La Chiesa non fa politica":

“La moralità del premier conta meno della famiglia. Il male sono i Dico e le leggi laiciste"
Il vescovo Negri: “La moralità del premier conta meno della famiglia, il male sono i Dico”
Una risposta alle bassezze del vescovo Negri

Evviva la scuola pubblica

Vivo in una regione, il Veneto, nella quale l'amministrazione regionale sostiene fiscalmente le famiglie di chi va alla scuola privata. Ero e sono sempre più convinto che questa sia un'emerita stronzata!

Lavoce.info - LA QUALITÀ DELLA SCUOLA PUBBLICA E DI QUELLA PRIVATA

sabato 19 febbraio 2011

Internet Explorer è ancora nel decennio scorso

Trovo esilarante, come un semplice sviluppatore di Firefox possa, col minimo sforzo, mettere in ridicolo quell'inutile browser (Internet Explorer) e quell'azienda scadente coi suoi discutibili metodi di marketing...

martedì 15 febbraio 2011

Berlusconi docet, pecunia non olere

Dal momento che il canale youtube denominato "MediasetPremiumHD" pubblica contenuti trasmessi dalla rai (ad annozero, e sul canale youtube "rai"), in particolare i video di Annozero. Che Berlusconi giudicherebbe anche una vergogna di programma, a meno che non torni utile per fare soldi, con pubblicità e click su youtube...

Debian 6 'Squeeze' è tra noi!



Rilasciato già la settimana scorsa (domenica 6 febbraio 2011), il miglior sistema operativo al mondo (in attesa della prossima versione, s'intende ;). Ve ne do notizia solo ora, a causa degli esami... :(

Per provarlo (ebbene sì, GNU/Linux non va necessariamente installato, funziona anche in modalità live): live cd/dvd/usb (1GB)

domenica 16 gennaio 2011

Non aveva detto che si sarebbe difeso IN TRIBUNALE?

http://tv.repubblica.it/copertina/mai-pagato-donne-ho-una-compagna-stabile/60042?video

In alcuni passaggi non riesce nemmeno lui a trattenersi dal ridere, dalle stronzate che sta sparando

PS: mi sembra ovvio, che ora StudioAperto e Tg4 forniranno 10 minuti di intervista (anzi, di soliloquio) anche ai pm, per esporre le accuse e le prove a carico del prolisso premier...

mercoledì 12 gennaio 2011

Solo una sottolineatura

Volevo solo puntualizzare che quando Berlusconi ha detto che i numeri in parlamento a favore del suo governo "arriveranno", ha candidamente ammesso che la sua strategia politica consiste nello shopping parlamentare.

Ora, a voi la scelta, potete definire tale comportamento come:
- brogli elettorali;
- colpo di stato.

Brogli elettorali, perché Berlusconi, comprandosi i parlamentari, stravolge il risultato delle elezioni, e quindi cancella una decisione (la composizione del parlamento, appunto) presa direttamente dal popolo sovrano.

Colpo di stato, perché ora il potere di Berlusconi è slegato da qualsiasi possibilità di mandarlo a casa, di controllarlo, di frenarlo nei suoi deliri. Non contento di controllare le elezioni, monopolizzando l'informazione mediatica e quindi l'opinione pubblica, falsa ulteriormente il risultato delle urne a proprio favore, pagando gli eletti dal popolo (proprio quelli eletti dai cittadini, che Berlusconi, al governo, non ce lo vogliono proprio).

Berlusconi 1-Aristotele 0

"processi assolutamente ridicoli su fatti per i quali ho avuto modo di garantire, giurando sui miei figli e sui miei nipoti, che sono inesistenti"
Berlusconi al vertice con la cancelliera tedesca Merkel


Da quando, giurare sui nipoti è garanzia di innocenza?!
Se la logica è questa, che ce ne facciamo dei tribunali??