lunedì 28 gennaio 2008

Integerrimi

E vengono anche a domandarci l'otto per mille...

Cei

Il cardinale Bagnasco: «I vescovi non si occupano di politica»

Bagnasco, ma vaffanculo và..!

giovedì 17 gennaio 2008

Ratzi, che c'entra con la Sapienza??

da italieni.it

I politici si schierano con Ratzinger, su Le Figarò

La maggior parte della classe politica italiana ha
condannato le proteste che hanno costretto Benedetto XVI a
declinare l'invito alla cerimonia di apertura dell'anno
accademico dell'università La Sapienza di Roma, prevista
per oggi. L'opposizione di centrodestra ha proposto di
riparare all'offesa inferta al papa, invitandolo a visitare
il parlamento.

Una visita al parlamento: oltre che dettarvi legge, deve anche visitarlo? Non è una sufficiente umiliazione per il sovrano popolo italiano il tg1 di oggi? Io l'ho visto, purtroppo. L'idea che ho avuto è che se uno non fosse già informato per conto suo, potrebbe veramente rischiare di capire che gli studenti della Sapienza non volevano il papa!!
La situazione è molto diversa: il papa voleva tenere una lezione (probabilmente su Galileo) durante l'inaugurazione e un manipolo di studenti e professori (i padroni di casa che sono stati scavalcati) hanno manifestato per richiedere un intervento critico, un contraddittorio dopo l'intervento del papa. Naturalmente der deustscher Papst il contraddittorio non lo vuole, la verità è la sua. Punto. (Si chiama religione, adesso non potete più fingere di non saperlo) Piuttosto che sottostare a un contraddittorio o a contestazioni durante l'intervento, ha preferito starsene a casa. Gli "intellettuali" di casa nostra hanno fatto il resto.

P.S.: ecco una petizione di solidarietà ai docenti della Sapienza

lunedì 14 gennaio 2008

Pagare tutti per pagare meno

dalla costituzione pastorale Gaudium et spes, 76
Certo, le cose terrene e quelle che, nella condizione umana, superano questo mondo, sono strettamente unite, e la Chiesa stessa si serve di strumenti temporali nella misura in cui la propria missione lo richiede. Tuttavia essa non pone la sua speranza nei privilegi offertigli dall'autorità civile. Anzi, essa rinunzierà all'esercizio di certi diritti legittimamente acquisiti, ove constatasse che il loro uso può far dubitare della sincerità della sua testimonianza o nuove circostanze esigessero altre disposizioni.


Tutti gli edifici di proprietà della CEI non sono sottoposti a tassazione ICI, causando un mancato introito statale (e quindi un maggior esborso per i cittadini) stimato in un milione di euro all'anno. Se invece di sbattere in tv per la pubblicità dell'8permille le facce dei poveracci che fa finta di voler aiutare, la CEI pagasse l'ICI come tutti, i poveracci avrebbero indirettamente meno tasse da pagare e una vita più dignitosa, senza dover chiedere l'elemosina sulla strada, o in una canonica, poco cambia.

A quando un po' di coerenza?

domenica 13 gennaio 2008

Rifiuti

Desideravo tanto scrivere un post sull'"emergenza" rifiuti in Campania.

Sono infatti rimasto un po' schifato dal vedere come anche la RAI abbia accettato di occuparsi dei rifiuti napoletani, accompagnando la mia colazione con le emissioni di Paolo Cirino Pomicino che, dagli studi di Rainews24, dopo essersi vantato di far ancora parte dell'AADDC (Associazione A Delinquere Democrazia Cristiana), ha osato porre sullo stesso piano le responsabilità dei governi da quindici anni a questa parte nell'emergenza rifiuti con la responsabilità storica di Garibaldi che ha portato la Campania in Italia...

Sono rimasto un po' incuriosito dalle dichiarazioni di alcuni letterati che pontificavano sul fatto che Napoli stia scontando alcune non meglio definite "colpe storiche".

Hanno poi molto stuzzicato la mia fantasia vedere le reazioni dei vari governatori che il pattume campano sui propri territori non lo volevano: segno che quindici anni di propaganda leghista hanno trovato in Italia numerose menti sufficientemente stupide su cui attecchire. Quanto all'orgoglio napoletano, ho trovato eccezionale la dichiarazione di un passante ai microfoni del TG1:
Almeno noi non siamo razzisti...

Per finire, uno spunto di riflessione: l'inceneritore di Venezia