lunedì 14 gennaio 2008

Pagare tutti per pagare meno

dalla costituzione pastorale Gaudium et spes, 76
Certo, le cose terrene e quelle che, nella condizione umana, superano questo mondo, sono strettamente unite, e la Chiesa stessa si serve di strumenti temporali nella misura in cui la propria missione lo richiede. Tuttavia essa non pone la sua speranza nei privilegi offertigli dall'autorità civile. Anzi, essa rinunzierà all'esercizio di certi diritti legittimamente acquisiti, ove constatasse che il loro uso può far dubitare della sincerità della sua testimonianza o nuove circostanze esigessero altre disposizioni.


Tutti gli edifici di proprietà della CEI non sono sottoposti a tassazione ICI, causando un mancato introito statale (e quindi un maggior esborso per i cittadini) stimato in un milione di euro all'anno. Se invece di sbattere in tv per la pubblicità dell'8permille le facce dei poveracci che fa finta di voler aiutare, la CEI pagasse l'ICI come tutti, i poveracci avrebbero indirettamente meno tasse da pagare e una vita più dignitosa, senza dover chiedere l'elemosina sulla strada, o in una canonica, poco cambia.

A quando un po' di coerenza?

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