domenica 14 ottobre 2007

Casini 3 in 1

Dal TG1 delle ore 20.00, in coda al servizio sulle primarie del Partito Democratico.

Casini: "Ma questo partito dovrà chiarire se sta con la sinistra estrema o se sta con i moderati e i riformatori. Veltroni dovrà dirci se sta con i 300.000 studenti che dicono no agli esami di riparazione o con il ministro Fioroni che chiede piú merito nella scuola; se sta con chi vuole cambiare il protocollo Welfare o con chi ha fatto la legge Biagi."

Cazzata prima: le primarie servivano a eleggere il segretario, quindi rivolgersi a Veltroni in questo momento come segretario del PD è quantomeno irrispettoso della volontà dei più di due milioni di votanti che deve ancora essere scrutinata. Ma Casini, da buon politico di professione, a cui i voti non arrivano dal popolo sovrano, bensì dall'extra-nazionale Chiesa cattolica apostolica romana, non è avvezzo a badare a tali sottigliezze.

Cazzata seconda: lo sciopero studentesco di venerdì scorso non chiedeva solo la non reintroduzione degli esami di riparazione, ma anche più risorse per la scuola pubblica, i cui fondi, contrariamente ai dettami costituzionali (art. 33), vengono tagliati a favore delle scuole private. Inutile ricordare che le scuole private sono per la maggior parte istituti religiosi, naturale quindi che suor Casini preferisca sorvolare.

Cazzata terza: chi ha fatto la legge Biagi, forse Biagi? Casini dimentica che Marco Biagi fu ucciso a Bologna il 19 marzo 2002, prima che la legge Maroni venisse approvata (14 febbraio 2003), e non ha quindi avuto occasione di riconoscerla come idea propria? O forse, come suggerisce Marco Travaglio, si è scelto di intestare la legge al defunto Biagi perché sembrasse brutto criticarla? In uno stato bigotto come l'Italia, la possibilità non è poi tanto remota...

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