sabato 31 ottobre 2009

Non solo questione di stile

Il governatore del Lazio si è dimesso, e lo si sapeva. I suoi oppositori (cioè la destra) oltre a essere affamati di poltrone da voler andare a elezioni addirittura prima di natale, denunciavano lo squallore di andare a transessuali invece che a troie, e il timore che da luglio a poche settimane fa Marrazzo potesse aver varato decreti contro l'interesse pubblico, solo perché manipolato dai suoi ricattatori.

Vorrei esplicitare un pensiero, cioè lo scandalo non è che Marrazzo sia andato coi trans. Al contrario di Berlusconi, che va a troie, ma in pubblico si spende per famiglia tradizionale e "valori" cristiani.

Restando da chiarire se Marrazzo abbia deliberato sotto ricatto, è uscito un articolo sul suo rapporto con la sanità privata (il maggiore capitolo di spesa per ogni regione) laziale. A leggere il resoconto di Repubblica, a me sembra di scorgere una chiara traccia ai possibili mandanti dell'irruzione di quattro carabinieri in un privato appartamento, piuttosto che della ricattabilità di Marrazzo. Si era già cercato di incastrarlo per una faccenda di trans, e a me sembra ambiguo che uno dei giornali interessati all'acquisto del video di Marrazzo sia proprio Libero, di proprietà di Angelucci (che possiede anche svariate cliniche private).

In attesa di sapere se Marrazzo abbia deliberato sotto ricatto, un autentico esempio di politico che esercita le sue funzioni pubbliche sotto ricatto:

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