Signor Premier, lei ha appena affermato che «non si può governare attaccati da pubblici dipendenti quali sono i giudici». [...] Però vorrei rivelarle un segreto che apparirà bizzarro a chi, come lei, è un po’ litico e un po’ no: lo Stato e il governo non sono la stessa cosa. Sul serio: si può essere dipendenti dello Stato senza dipendere dal governo e dal suo capo.
Nell’imprenditoria privata, da cui lei proviene, sarebbe inimmaginabile. Nessuno può lavorare in un’azienda privata perseguendo interessi diversi da quelli del manager scelto dall’azionista.
(Massimo Gramellini, la Stampa, 11/2/2010)
Vorrei riuscire a spiegare a un berlusconiano cosa significano le parole del loro padrone, quando dice che “i dipendenti pubblici” non devono ribellarsi allo stato. Vorrei spiegargli il senso di una frase che è l’ennesimo oltraggio alla democrazia, ma poi mi ricordo che non servirebbe a nulla, perché un berlusconiano non è attrezzato per comprendere e pensare. (Rita Pani, R-esistenza, 11/2/2010)
giovedì 11 febbraio 2010
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