giovedì 1 aprile 2010

Cota e Zaia contro la Ru486

I leghisti non si sentono in pace con sé stessi, se non si mostrano pubblicamente ritardati. Gli "Obama de noantri" sono arrivati in ritardo anche in campagna elettorale: infatti si è votato domenica e lunedì scorsi, e i due signorini sparano le loro cavolate propagandistiche solo adesso. Povero Zaia, bisogna capirlo: ha preso il 60% senza nemmeno fare campagna elettorale, lasciamolo divertire un po'!

Tema libero: RU486
Cota: "Per me può restare nei magazzini"
Zaia: "Studieremo il modo per non farla arrivare negli ospedali veneti"
L’Agenzia del Farmaco ha tuttavia già respinto l’iniziativa: poiché la pillola abortiva è già stata inserita nel prontuario nazionale, alle regioni non resta altro che adeguarsi.

Ma cominciate con qualcosa di più facile, qualcosa più alla vostra portata!

Polverini, Scopelliti, Caldoro (gli altri neo-eletti governatori di destra) hanno intenzione di far somministrare la pillola solo in ospedale. I due geni della Lega nemmeno quello: non potendo andare contro la legge 194 sull'aborto, valida a livello nazionale, se la prendono con una piccola e indifesa pillola (forse i loro animi rustici preferivano una supposta?). Cioè, arriva in ospedale una donna alla quale non puoi impedire di abortire, perché è un suo diritto sancito per legge, e tu t'impunti a farle fare l'aborto chirurgico invece di farle prendere una pillola. Che senso ha?

Sarebbe come se un governatore ambientalista chiudesse le autostrade: non può impedire alle macchine di circolare, allora le obbliga a fare la strada più lunga e scomoda. Non ha senso!
A meno che...

A meno che, certo, non si tratti solo di annunci per fare colpo e rinsaldare il legame con vaticano e boccaloni baciapile: allora tutto acquista un senso!

Nessun commento: