martedì 22 giugno 2010

Attenzione, caduta merda!

Gianfranco Fini nell'ultimo anno sembra essersi risvegliato. E si sa che da svegli ci si accorge di molte più cose. Oggi il Fini ha scoperto, atlante alla mano, che la "Padania" è una parola senza alcun significato geografico. Un'invenzione, un'allegoria socialogica nel migliore dei casi.

L'altro compare (Bossi, forse l'unico uomo al mondo le cui idee non siano peggiorate in seguito a un ictus, tant'erano) spara "Ci sono grosso modo 10 milioni di persone disposte a battersi per la Padania, quindi esiste"

10 milioni? Il conto è presto fatto: quanti voti ha preso la lega alle scorse regionali? 2 milioni 800 mila. Qualcuno obbietta che per le regionali non si è votato in tutto il nord? Benissimo, prendiamo il dato delle politiche 2008: 3 milioni 25 mila. Vogliamo essere buoni: alle europee del 2009, 3 milioni 125 mila. Picco massimo? Politiche 1996: 3 milioni 800 mila.

Cenni di matematica per leghisti: tre milioni e dieci milioni non sono uguali. Neanche "grosso modo".

Poi Zaia (ancora triste per essere diventato governatore senza fare campagna elettorale): Se la Padania è un'invenzione allora lo sono anche il Sud e la questione meridionale. La Padania intesa come area socio-culturale, economica e politica è una realtà censita a livello nazionale e internazionale dai più autorevoli osservatori.

Qui Zaia compie il grave errore di confondere "Padania" e "nord-Italia". Una volta definiti i punti cardinali, è legittimo individuare un Italia settentrionale (a nord, sopra nella cartina) e una meridionale (a sud, sotto nella cartina). Al contrario, la "Padania" resta un concetto astratto, anche dopo aver definito coordinate astronomiche e fasi del ciclo lunare.

Quanto alla questione meridionale, Zaia fa finta di dimenticarsi l'effetto oppressivo della criminalità organizzata sull'economia e sulla società in generale. Dimenticanza grave, visto che la mafia sta aprendo filiali anche nel Veneto del governatore leghista.

Ma non è che da un leghista ci si può aspettare che sappia anche leggere i giornali.

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