In questi giorni è tutto uno sgolarsi di berlusconiani e leghisti, a dire che sarebbe incostituzionale fare un altro governo senza andare prima alle elezioni.
Alfano: qualsiasi ipotesi secondo cui chi ha vinto le elezioni fa l'opposizione e chi le ha perse fa il governo viola l'articolo uno della Costituzione
Maroni: Con il porcellum il premier è indicato nei simboli sulle schede elettorali: quindi nominarne uno al di fuori delle urne significa violare la stessa legge elettorale e la Costituzione materiale
Mi dispiace deluderli entrambi, ma alle elezioni il popolo vota il parlamento, che poi elegge il governo. Attraverso il voto, i cittadini eleggono in parlamento i propri rappresentanti, che poi li rappresentano nel momento di appoggiare o meno il governo. Ma, se accade che il governo non ha più il sostegno della maggioranza del parlamento, non necessariamente si va al voto: se un governo ottiene il voto favorevole della maggioranza assoluta (50%) sia alla camera che al senato, tale governo è assolutamente legittimo. Che la maggioranza che lo sostiene, debba essere la stessa che ha vinto le elezioni, questo non è scritto da nessuna parte.
Quanto poi alla fantasiosa dichiarazione di Maroni sulla "costituzione materiale", sarebbe come dire che, dal momento che in Italia la delinquenza è la regola, e l'onestà l'eccezione, tanto vale abolire tribunali e carceri, perché la consuetudine dice che delinquere non è poi così grave.
mercoledì 18 agosto 2010
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