Cito da Claudio Messora:
Abbiamo perso la facoltà di muoverci liberamente. Abbiamo perso il diritto di spostarci. Chi attraversa linee inesistenti, fa scattare l'allarme. Deve identificarsi, giustificarsi, deve avere un permesso. E non è il permesso di essere uguale agli altri, ma il permesso di essere diverso.
Facciamo entrare chi sta fuori ma non lo chiamiamo uomo, non lo chiamiamo donna. Lo chiamiamo extracomunitario. Lo autorizziamo a varcare una linea immaginaria che abbiamo disegnato noi, e poi gli togliamo lo libertà.
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