domenica 22 febbraio 2009

Castriamo il cervello di Calderoli

Stupri di gruppo e bullismo presentano molti aspetti simili, perché in entrambi lo scopo è l'umiliazione della vittima più che il soddisfacimento di un desiderio. Non è solo colpa di modelli sbagliati e della banalizzazione del sesso quanto il disprezzo e il mancato riconoscimento della dignità altrui.

Vittorio Pilla, sostituto procuratore dei minori a Milano

Da dieci anni un tremendo veleno sta producendo i suoi effetti: si è fatto passare il messaggio della sicurezza come bene assoluto; solo i tuoi amici e familiari sono importanti, guardati le spalle dagli altri, che diventano nemici e quindi prede. Oggi si addestrano i giovani alla diffidenza, all'egoismo, alla furbizia e gli spazi vuoti vengono occupati da modelli negativi. Anche la violenza sessuale è legata alla concezione consumistica del prendersi quello che si desidera, per mostrarlo come status symbol. Invece bisognerebbe valutare molto la sessualità, che deve essere fatta di tenerezza e intimità tra persone che si vogliono bene anzichè essere considerata un bene di consumo. Siamo responsabili della sospensione della morale nei ragazzini tra i 13 e i 16 anni. E questo è il risultato.

Gino Rigoldi, assistente presso il carcere minorile Beccaria a Milano

Fonte: l'Espresso 8/2009, 70-72

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