venerdì 20 febbraio 2009

Preti

La prima sezione del libro venerato dalla chiesa cristiana (gergalmente "antico testamento", sezione venerata anche dagli ebrei) presenta la storia di un "popolo eletto" e del suo rapporto con un dio violento, geloso e vendicativo.
Giusto per rinfrescare la memoria con alcuni esempi significativi: il vitello d'oro (dio ingiunge agli israeliti, per espiare la colpa, di "uccidere i propri fratelli") e la sorte di tutti i popoli stranieri, per i quali dio promette benignamente agli ebrei il proprio supporto alla carneficina.

A tali argomentazioni si risponde che, essendo la bibbia formata di libri diversi, di autori diversi, di epoche diverse, non va presa tutta alla lettera.
Come come?? Alcune parti vanno prese alla lettera e altre interpretate? E chi mi dice quali parti prendere alla lettera e quali interpretare? E magari anche quale sia la giusta interpretazione delle parti da interpretare?
Fermi tutti.
Se devo prendere per buona l'autorità della bibbia perché è un libro antico venerato da migliaia di anni, però poi quest'autorità non va presa così com'è, ma come ci viene detto da un'altra autorità (la casta sacerdotale, non si capisce giustificata da cosa se non dall'ignoranza dei sudditi), non salveremmo tempo e ipocrisia se buttassimo via la bibbia e ci facessimo dire direttamente dai rappresentanti di questa casta cosa dobbiamo pensare?

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