venerdì 11 settembre 2009
Di domanda ne basta una
Berlusconi ha detto di voler querelare la D'Addario.
Non so se vi siete accorti: se invece di seguire il discorso di Berlusconi, vi limitate a cercare il rapporto domanda-risposta, nelle sue interviste non lo trovate. Si è dipinto come una vittima della diffamazione orchestrata dai giornali comunisti (storia che ha ormai fatto il suo tempo) e da una troia.
A voler essere onesti, la troia ha delle registrazioni, nelle quali si sente Berlusconi invitarla nel lettone, e di fronte a questi FATTI, Berlusconi può solo evitare di rispondere e sperare che la cosa cada nel silenzio (con l'informazione italiana può stare tranquillo).
Io, invece di fare una domandona a cui il mafioso può sproloquiare per dieci minuti, gli farei una domandina semplice semplice, così capirebbe anche Gasparri, anche uno spettatore di StudioAperto, che Berlusconi teme le domande e evita le risposte:
On. Berlusconi, abbiamo le prove che lei la sera del 4 novembre 2008 ha avuto un rapporto sessuale occasionale con una donna che non era la sua ufficiale consorte. Dal momento che nelle sue campagne elettorali ha sempre sventolato all'elettorato la propria vita famigliare e il proprio matrimonio come certificato della propria adesione ai valori cattolici, non le sembra doveroso riconoscere di aver ingannato gli italiani sul suo reale attaccamento alla famiglia, e dimettersi?
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