lunedì 7 settembre 2009

Infezione

So che non è un problema mio, perché il ministro della Sanità è sposato con la presidente di Federfarma, quindi si può stare tranquilli che il SSN non richiederà e poi pagherà alle aziende più dosi anti-influenzali di quelle strettamente necessarie.



Ma non costituisce un motivo di paura (alla faccia dell'emergenza sicurezza) che, al comparire di una strana infezione (che si è finora rivelata innocua), una parte della popolazione italiana venga privata della tutela sanitaria?



È una buona idea obbligare i medici a denunciare i clandestini, ottenendo che i clandestini (che in Italia ci sono e dei quali la nostra economia ha bisogno) non si presentano dal medico nemmeno in punto di morte? Non si rischia che qualche malattia, invece di essere curata, si trasmetta tra i clandestini e, da questi, a un numero incontrollabile di indigeni?

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