Boffo si è dimesso.
Era stato attaccato dal Giornale di Silvio Berlusconi (ma sulla prima pagina c'è scritto che il proprietario è Paolo Berlusconi! sì patacca, e chi l'ha nominato Feltri: Paolo o Silvio?) con una storia di stalking e omosessualità. Era stato messo sotto attacco per aver criticato il libertinaggio di Berlusconi (gli sarebbe bastato che l'avesse fatto un po' più di nascosto, non aveva mica parlato dei rapporti Berlusconi-mafia!).
E ora? Il prossimo direttore di Avvenire (non che me n'interessi del giornale dei preti), così come tutti i giornalisti, sono stati raggiunti da un messaggio di stampo mafioso:
se tu osi criticarmi, io ti copro di merda
Sai, Berlusconi, è da quando ho imparato a leggere che sei al potere, tu e i tuoi interessi, chè se non fosse per quelli non te ne fregherebbe nulla della politica. E c'è un qualcosa che si rafforza in me ogni volta che ti sento nominare, tu e i tuoi affari: se ti prendo, ti copro di merda.
giovedì 3 settembre 2009
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