Mi hanno violentata due nordafricani, voglio abortire con la pillola del giorno dopo.
Una trevigiana di 16 anni, dopo aver fatto quel che doveva fare (ma senza preservativo) col ragazzo di 21, si è inventata la storia dello stupro per ottenere la somministrazione della pillola del giorno dopo.
Notare le influenze culturali che agiscono sulla ragazza:
- lo zampino della Chiesa: il terrore di restare incinta e venire emarginata da una società chiusa e oscurantista, come quella trevigiana, che considera inutile l'educazione sessuale a scuola (considerando sufficiente la confusione generata dalla chiesa in merito a sesso e aborto) al punto da avere un rapporto non protetto e da confondere l'aborto con la pillola del giorno dopo
- lo zampino della Lega: per esperienza personale, quando all'interno dei gruppi cattolici si discute di aborto, qualcuno espone la convinzione che l'aborto non sia vietato quando una donna resta incinta in seguito a uno stupro: quindi la ragazzina si è inventata la storia dello stupro, e lo stereotipo alimentato dai leghisti è che gli stupratori sono gli stranieri.
Un minimo di vergogna, chi manipola in questo modo i ragazzini, lo dovrebbe provare...
sabato 18 luglio 2009
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