giovedì 30 dicembre 2010

Il nucleare prossimo venturo



Gira in queste settimane alla tv uno spot che invita a recarsi sul sito del forum nucleare italiano per discutere/farsi un'idea sul ritorno del nucleare in Italia.

Dici, è una buona iniziativa, a meno che il "forum" (che non è un forum di discussione, ma un sito che propone documenti per la visualizzazione) non pubblichi documenti in maniera parziale, ad esempio presentando solo i documenti pro (o contro) l'uso della tecnologia atomica per la produzione di energia elettrica. Qualche dubbio viene già analizzando lo spot del forum nucleare apparso in tv (non quello che potete vedere qui sopra).
I dubbi diventano certezze leggendo l'articolo 6.1 dello statuto del forum nucleare italiano: soci fondatori dell'associazione "non-profit" Forum Nucleare Italiano, sono Enel e Edf. Il primo è l'azienda elettrica italiana che dovrà gestire le nuove centrali nucleari italiane, il secondo è l'azienda elettrica francese che ha firmato il contratto con Enel per vendere la tecnologia delle centrali. Quindi, Electricitè de France vende le centrali nucleari all'Enel, e insieme fondano una associazione per "discutere" di nucleare, ma in realtà per indurre l'opinione pubblica ad accettare la prossima costruzione delle centrali nucleari, per le quali è stato già firmato il contratto, permanendo però un atteggiamento contrario nell'opinione pubblica.

Una piccola chicca: nello spazio news di forumnucleare.it si dà spazio a un certo dottor Ciotti del Nuclear Department dell'ENEA (l'Enea è un ente italiano, e ha un "nuclear department", in inglese?!), che non è nemmeno in grado di distinguere tra potenza ed energia, tra GW (gigawatt) e GWh (gigawattora).

In ultimo: probabilmente qualcuno di questi prezzolati nuclearisti vi avrà detto che l'Italia importa ingenti quantità di energia elettrica perché non è in grado di far fronte ai consumi interni usando le proprie centrali. Non c'è nulla di più falso: infatti, da Wikipedia, l'importazione di elettricità è massima durante la notte, quando i consumi sono minimi; non è quindi l'Italia che non riesce a prodursi l'elettricità che consuma, è invece la Francia che di notte non può spegnere i reattori nucleari, e quindi l'energia prodotta deve svenderla in giro...

lunedì 27 dicembre 2010

Fini si sta organizzando un attentato?

O almeno così l'ha messa il Libero della nuova gestione Feltri-Belpietro "ragazzi, stavolta cattivi!".

Certo, se veramente sta organizzando un attentato contro sè stesso, avrà preso nota dal maestro.

sabato 11 dicembre 2010

Aumenti

Aumentati i prezzi degli abbonamenti: per mantenere il prodotto invariato, verrà ridotto il servizio.

"Trenitalia, ci facciamo in quattro per voi.", ma io ho un solo buco del culo. (Daniele Luttazzi)

mercoledì 8 dicembre 2010

Rita e il leghista

Così, per esempio, oggi mi scrive un leghista che io sono una stronza e che dovrei prendermi in casa il marocchino che ha ucciso una bambina, o quello che ha ucciso otto persone in Calabria, dato che “li difendiamo sempre”. Solo un leghista può ritenere che essere un extracomunitario sia un’aggravante di un gesto tanto orribile come quello di uccidere una bambina. Solo un leghista può non tollerare che a uccidere una bambina sia stato un marocchino. Quasi come se per un leghista, le bambine italiane potessero essere uccise solo dagli italiani. Secondo la regola leghista, noi ai tempi di Olindo e Rosa, avremmo dovuto tutti invitare il leghista monocellulare a prendersi in casa i due bastardi criminali, che uccisero due donne e un bambino?
R-ESISTENZA: I miei inciampi

Giusto perché è bello sentirsi ricordare che i leghisti hanno torto, nonostante siano gli unici a farsi sentire.

sabato 4 dicembre 2010

Una zanzara grande così

Ieri sera a Radio24, un "economista" ha concluso il suo intervento mettendo in fila i seguenti "argomenti":
la Spagna ha aumentato le tasse sulle sigarette,
non si può rimettere apposto economia e conti pubblici solo grazie all'export (?),
in Europa c'è un solo paese in crescita, la Germania,

e da tutto ciò deduce che la situazione è instabile, tanto da rendere necessario che l'intero paese si turi il naso e sostenga in maniera compatta l'attuale governo, pur di evitare instabilità,
questo perché (pronuncia le ultime parole infilandosi il microfono in gola) le alternative all'attuale governo Berlusconi sono il NULLA.

Addirittura! E l'invasione delle cavallette? E gli Ufo? E l'ormai imminente invasione dell'Armata Rossa, cui solo "il nostro amato premier Berlusconi" è in grado di tener testa? Non li contiamo, questi pericoli, queste prossime sciagure?!

(Se trovate un filo logico conduttore tra i vari argomenti del discorso dell'"economista", e tra questi e le sue conclusioni, vi prego di rendermene edotto nei commenti. Grazie)

martedì 30 novembre 2010

Più neutrini, meno Gelmini

Non tanto contro questa riforma, piuttosto contro l'idea che l'istruzione sia un capitolo di spesa sacrificabile. Ovviamente, se sei un delinquente che vuole arrivare al governo, un popolo di ignoranti ti fa comodo.

Occupata la stazione di Padova

martedì 23 novembre 2010

I mafiosi non sono stupidi

I mafiosi non si bevono le frottole che il governo imbandisce per gli italiani.

I mafiosi sanno distinguere i ministri che parlano di lotta alla mafia, dai poliziotti e magistrati che invece la mafia la combattono per davvero (come i poliziotti che hanno arrestato Provenzano, e aspettano ancora il pagamento degli straordinari).

I mafiosi sanno distinguere il politico che, davanti alle telecamere, parla di antimafia, mentre poi in segreto è disponibilissimo ad accordarsi con la mafia, dai cittadini e uomini dello stato impegnati, in prima linea e senza ambiguità, alla lotta, culturale oltre che giudiziaria alla mafia.

Non per nulla, i mafiosi uccidono i secondi e non i primi.

domenica 21 novembre 2010

Stavamo dicendo

(grazie a Non leggere questo blog!)

Si diceva, ancora due anni fa, quando Berlusconi presentò la lista dei ministri del suo quarto governo, che l'unico merito della neoministra alle pari opportunità, fosse di essersi fatta scopare dal capo/padrone. (1,2 e 3)
Lo dicevamo, e ci davano degli invidiosi, "perché non c'è nulla di male a circondarsi di belle ragazze"; quando il problema non sono le belle ragazze, ma come le belle ragazze vengono scelte, e remunerate in funzione delle loro capacità e professionalità, da dimostrare queste ultime in maniera oggettiva sul campo.

Ora quelli di Libero ci insegnano che
Quando si ha avuto tanto e di tanto livello, e così rapidamente e inspiegabilmente, da qualcuno, l’obbligo della gratitudine è un obbligo d’onore, infrangerlo, non onorarlo, è imperdonabile, anche se mantenerlo ed onorarlo dovesse costare lacrime e sudore, e mandare giù qualche palata di materiale organico

mercoledì 3 novembre 2010

Il governo dei non-sense

La legge per tagliare i fondi alle università è stata rimandata,
per mancanza di fondi.

sabato 9 ottobre 2010

Qui Padova: Gilmy, lasciaci studiare!

A forza di tagliare, in università ci sono sempre meno professori, e i corsi vengono erogati solo grazie alla disponibilità di professori e ricercatori che insegnano a titolo gratuito (nel caso dei ricercatori, non è nemmeno previsto per loro l'obbligo di insegnare, ma solo di fare ricerca).

La facoltà d'ingegneria dell'università di Padova, pur avendo un già alto rapporto di studenti per docente, viene ulteriormente e ingiustamente penalizzata dai tagli e dal blocco del turn-over del personale.

Il fondo di finanziamento ordinario delle università statali verrà ridotto di 455 milioni dal 2013.
Per fare un paragone, l'intera università di Padova nel 2007 ha ricevuto dallo stato circa 325 milioni. Nel frattempo, le università private vengono sovvenzionate dallo stato per complessivi 800 milioni (fonte: L'espresso, 39/2010).

In breve, vorrei ringraziare il ministro (quella che "stare a casa dopo il parto è un privilegio, non un diritto"), se lunedì comincerò il mio terzo anno di università, in ritardo di una settimana, e con un solo corso dei tre previsti dalla mia laurea per il semestre. Grazie, veramente

domenica 3 ottobre 2010

Non odiate il ladro

Criticare Berlusconi perché abusa delle istituzioni per garantirsi l’impunità non significa esporlo al rischio di aggressioni, ma esigere rispetto per la Costituzione. Criticare Belpietro per il suo modo di dirigere i giornali non significa istigare alla violenza contro di lui, ma esigere rispetto per la funzione pubblica del giornalismo. (Piero Ricca)

Solo perché i misfatti di Berlusconi non provocano un immediatamente percepibile menomazione fisica, economica o morale, non esclude che essi siano altrettanto nefasti dei piccoli borseggi per i quali la condanna viene pronunciata in maniera così rapida, come piace ai leghisti.
La differenza è che dici che bisognerebbe sbattere in galera Berlusconi, fai la figura del "comunista"...

giovedì 30 settembre 2010

Piovono calcinacci

Abbiamo ormai intuito, osservando la campagna acquisti del Milan, che Berlusconi è intenzionato ad andare alle elezioni la prossima primavera.
Berlusconi è un grande comunicatore, le elezioni potrebbe quindi potrebbe tranquillamente vincerle, più per mancanza di avversari che per un suo concreto programma politico.
Quindi: Berlusconi e Lega verso le elezioni politiche nella primavera 2011, tutte le opposizioni a cercare di mettere insieme un governo "di transizione" che possa ottenere la fiducia dell'attuale parlamento, con lo scopo, se non di rimandare le elezioni, almeno di cambiare questa infausta legge elettorale (liste bloccate in primis).

Comprese le intenzioni delle varie squadre in campo, possiamo quindi avventurarci, a scopo puramente documentaristico, all'osservazione dei meccanismi, delle agitazioni e le manovre nella stanza del potere per definizione: il parlamento (ramo camera, per la precisione).
L'intervento di Di Pietro: http://www.youtube.com/watch?v=kpXBZrEbh9Y
Le reazioni: http://www.youtube.com/watch?v=EMtSJ0B98A4 , http://www.youtube.com/watch?v=6nVIuGYHL3o

lunedì 27 settembre 2010

La peculiarità italiana, secondo Roberto Scarpinato

La mostruosità di questa normalità italiana, mai colta in Italia, proprio perché «normale» in un Paese che da secoli continua a tributare ammirazione ai furbi e ai violenti, è stata invece percepita in altri Paesi di antiche tradizioni democratiche e civili — come per esempio l'Inghilterra - nei quali si ritiene che la contesa politica deve rispettare, pur nello scontro violento e armato, regole di lealtà e di onore.
Adam Smith, per esempio, il famoso economista e filosofo scozzese vissuto nel XVIII secolo, rimase agghiacciato dall'ammirazione tributata da Machiavelli a Borgia per il massacro dei suoi rivali a tradimento, e nella Teoria dei sentimenti morali così commentò il cinismo del nostro:
Mostra molto disprezzo per l'ingenuità e la debolezza delle vittime, ma nessuna compassione per la loro triste e prematura morte, nessun genere di indignazione per la crudeltà e la falsità del loro assassinio.

In quelle culture, vincere slealmente e contro le regole è considerato oggi, a differenza che in Italia, disonorevole, e quindi meritevole di disprezzo sociale. Anche in quei Paesi sono esistiti ed esistono personaggi come i Borgia. Il punto è che costoro sono stati superati dall'evoluzione storica e civile, sicché oggi non godono di alcun consenso e sono costretti a operare nell'ombra.
da Il ritorno del principe, Saverio Lodato e Roberto Scarpinato, Chiarelettere 2008

sabato 18 settembre 2010

Un altro costo occulto di Berlusconi

Uno dei tanti costi aggiuntivi che la collettività si deve sobbarcare per la sola presenza nella vita pubblica del losco figuro padrone dell'etere e del governo: il suo vizio di farsi confezionare dossier su chiunque da agenti segreti fedeli, non allo stato, ma solo al denaro del miglior offerente.

Dossier, da usare contro gli avversari, politici, economici, e chi aspira a diventare nemico, viene subitaneamente attaccato. Come Fini, attaccato perché il suo partito ha venduto una proprietà a un prezzo inferiore del mercato, al cognato del Fini stesso. E io dico, non sono soldi né miei né dello stato (cioè nostri), è un problema degli iscritti ad An.
Al contrario delle troie sugli aerei di stato (continente-Sardegna e ritorno, perché gli sembrava brutto trombarsele restando a Roma, senza far pagare a noi il trasporto), trasportate per il privato sollazzo del presidente del consiglio, pagate con soldi pubblici.

Vi stavo dicendo delle polemiche sulla casa a Montecarlo di Fini: 830 milioni di tasca nostra.
Non per colpa di Fini, ma di chi ha commissionato l'attacco mediatico: il delinquente evasore ed eversore al comando del governo.

lunedì 6 settembre 2010

Le infinite risorse dell'open source



Avevo qualche problema a leggere alcuni siti con font Microsoft-derivati usando il browser Konqueror (e anche il lettore RSS Akregator, che usa Konqueror per accedere alle pagine web). Gli spazi non esistono, le parole si sovrappongono e quando lo stile/colore/dimensione dei font cambia, è tutta una sovrapposizione...

Possibilità 1: installare un pacchetto coi font originali Microsoft-derivati (coperti da licenza)
Possibilità 2: installare il pacchetto ttf-liberation, contenente un'imitazione libera da licenze dei suddetti fonts, che risolve ugualmente bene il mio problema

martedì 31 agosto 2010

Gomez 1, Sallusti 0

http://www.youtube.com/watch?v=c5X-jj83igs

http://nonleggerlo.blogspot.com/2010/08/ecco-questa-mi-mancava.html

Sallusti finge di dimenticare che, se Berlusconi negli ultimi 16 anni ha fatto fare 1 legge ad personam ogni 5 mesi (contando anche le legislature in cui la destra era all'opposizione, fate voi...), è solo perché vorrebbe andare contro l'articolo 3 della Costituzione ("Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge"): come fosse niente, vorrebbe non essere processato (con quella menata che non si possono processare gli eletti del popolo), ma non si può fare. Lui lo sa benissimo, ma gli basta tirare i processi per le lunghe, facendo ogni 5 mesi una legge che dice "il presidente del consiglio non può essere processato", poi quella legge viene bocciata dalla Corte Costituzionale (appunto, perché in contrasto con Costituzione,art.3), ma intanto è passato un anno, e i berlusconiani hanno già fatto passare in parlamento un'altra legge identica che protegga Berlusconi DAI processi, fino al prossimo annullamento della Corte Costituzionale.

Prego notare la determinazione con cui Gomez inchioda la sua vittima (povero Sallusti, costretto ad arrampicarsi su "questo è solo il parere di Gomez e del partito dei giudici, bla bla ...", nemmeno una parola sull'argomento della discussione, quanto sa di essere nel torto, e senza speranza!).

Recenti avventure informatiche


Negli ultimi giorni, pur di non studiare, mi sto dando alla sperimentazione informatica.

Mi appunto quindi qui le soluzioni ad alcuni problemi, nel caso dovessero tornare utili, a me, o a chiunque altro.

Dunque, a chi piace il software libero, e possiede una scheda video Nvidia, potrà interessare lo sviluppo in corso dei driver liberi Nouveau per le suddette schede. Ad esempio, su Debian, l'ultimissima versione (vecchia di neanche una settimana) è disponibile nei repository experimental. Per installare la versione experimental bisogna però avere alcune accortezze: dal momento che i driver nouveau interagiscono col kernel, è indispensabile aggiornare anche linux alla versione experimental (2.6.35), insieme ai vari pacchetti libdrm*. È inoltre necessario sostituire il file xorg.conf usando l'esempio in /usr/share/doc/xserver-xorg-video-nouveau/examples. La documentazione indica che l'accelerazione 3d non è ancora supportata (te pareva!), però si può già avere qualcosa di rudimentale, se invece di OpenGL si usa XRender. Ho provato, e gli effetti sono comunque una lumaca, ma tant'è, i nouveau migliorano di giorno in giorno!

Secondo, quel ciuccia-processore di BOINC non mi voleva funzionare, errore e soluzione sono in questa pagina.

mercoledì 25 agosto 2010

Ehi, era un modo di dire!

Insomma, era un modo di dire, che i leghisti si sono venduti l'anima per conquistare qualche poltrona, quando hanno smesso di chiedere a Berlusconi chiarezza sulle origini delle sue fortune imprenditoriali.

Ora viene fuori che i leghisti, a Berlusconi, gli hanno letteralmente venduto il simbolo del partito...

Non vedo l'ora di dirlo, a tutti i leghisti che incontro, che alle ultime elezioni hanno segnato un simbolo di Berlusconi, loro che lo odiano!

venerdì 20 agosto 2010

Gli anti-berlusconisti sono più svegli: ecco una prova

Dall'editoriale di Filippo Rossi, sul sito della fondazione finiana Fare Futuro:

[...] Berlusconi, insomma, non era come lo descrivevano i suoi nemici. Ed é in base a queste certezze che lo abbiamo difeso per anni, sperando nella sua capacità di spiccare il volo e diventare un grande politico, uno statista.Adesso è cambiato tutto e niente sarà più come prima. Perché nessuno ci potrà più convincere che il berlusconismo non coincida integralmente con le sue espressioni più appariscenti e drammaticamente caricaturali. Nessuno ci potrà più convincere che il berlusconismo non coincida con il dossieraggio e con i ricatti, con la menzogna che diventa strumento per attaccare scientificamente l’avversario e magari distruggerlo. Nessuno ci potrà più convincere che il berlusconismo non si nutra di propaganda stupida e intontita, di slogan, di signorsì e di canzoncine ebeti da spot pubblicitario. Ma tanto non ci proveranno nemmeno, a convincerci. E, purtroppo, il pensiero corre agli eventi passati, all'editto contro Enzo Biagi, contro Daniele Luttazzi, contro Michele Santoro. Il pensiero corre ai sensi di colpa per non aver capito prima, per non aver saputo e voluto alzare la testa. E oggi che gli editti toccano da vicino, è fin troppo facile cambiare idea. Oggi ha ragione chi dice: perché non ci avete pensato prima? Non c'è una risposta che non contempli un pizzico di vergogna. Un vergogna che, però, non prevede ora il silenzio, il ripetersi di un errore. Eravamo convinti che tutto fosse un semplice dibattito politico. Sbagliavamo. È molto, molto di più. È una questione di civiltà. Di democrazia. E di libertà. [...]

Ben arrivato, anche se con otto anni di ritardo, lentoni!

mercoledì 18 agosto 2010

Non conoscono nemmeno le basi

In questi giorni è tutto uno sgolarsi di berlusconiani e leghisti, a dire che sarebbe incostituzionale fare un altro governo senza andare prima alle elezioni.

Alfano: qualsiasi ipotesi secondo cui chi ha vinto le elezioni fa l'opposizione e chi le ha perse fa il governo viola l'articolo uno della Costituzione

Maroni: Con il porcellum il premier è indicato nei simboli sulle schede elettorali: quindi nominarne uno al di fuori delle urne significa violare la stessa legge elettorale e la Costituzione materiale

Mi dispiace deluderli entrambi, ma alle elezioni il popolo vota il parlamento, che poi elegge il governo. Attraverso il voto, i cittadini eleggono in parlamento i propri rappresentanti, che poi li rappresentano nel momento di appoggiare o meno il governo. Ma, se accade che il governo non ha più il sostegno della maggioranza del parlamento, non necessariamente si va al voto: se un governo ottiene il voto favorevole della maggioranza assoluta (50%) sia alla camera che al senato, tale governo è assolutamente legittimo. Che la maggioranza che lo sostiene, debba essere la stessa che ha vinto le elezioni, questo non è scritto da nessuna parte.

Quanto poi alla fantasiosa dichiarazione di Maroni sulla "costituzione materiale", sarebbe come dire che, dal momento che in Italia la delinquenza è la regola, e l'onestà l'eccezione, tanto vale abolire tribunali e carceri, perché la consuetudine dice che delinquere non è poi così grave.

Certosa 2, la vendetta

Berlusconi sta organizzando un incontro con politici del governo, a villa Certosa (link da Nonleggerlo.blogspot.com)

Ma non l'aveva chiusa/venduta per mettere una pietra sopra alla stagione di sesso sfrenato con tutte quelle troione trasportate a spese nostre?

domenica 15 agosto 2010

Mai più flash!

Basta con quel plugin che manda al massimo la cpu!
Basta con quel plugin scritto talmente male, che la versione per linux-64bit è stata ritirata per irrisolvibili problemi di sicurezza!

Youtube? Basta inserire l'indirizzo del video in "apri flusso di rete" di vlc, e và che è una meraviglia!
Megavideo? Uno script per Greasemonkey (Direct Megavideo FLV link) estrapola l'indirizzo del video da dare in pasto a vlc, e via!

giovedì 15 luglio 2010

Confesso, sono un cacciatore

Sì, sono anch'io un cacciatore, un assassino.
Ma solo di zanzare!

Bella forza, prendersela con un orso: così grosso, il difficile è non colpirlo!
Provate voi invece, a sterminare quelle piccole infide ciucciasangue: ci vuole bravura.
(sì, mi aiuto con la racchetta elettrica...)

L'ultima trovata

L'ultima trovata di Berlusconi per sfuggire ai processi: dichiararsi extraterritoriale.

domenica 4 luglio 2010

Ci sono cose che una prostituta non fa

Per le quali sopperisce il tg1

mercoledì 30 giugno 2010

I giornalisti: ci sono cose che nemmeno una prostituta farebbe


Questo cretino abbassa la giustizia (esercitata in nome del popolo, da cittadini indipendenti in quanto scelti per concorso, con sentenze motivate sulla base dei fatti) a una questione di lotta politica. Secondo questa faccia da sberle, l'arbitro deve decidere sempre a favore del suo capo, altrimenti non è imparziale.
Anche sapendo che per certa gente la logica è un libro di fumetti, mi permetto di rispondere che a me viene il dubbio, che i delinquenti si facciano eleggere in parlamento, per poi poter dire che i giudici, che li condannano per i loro delitti, in realtà lo fanno per fini di lotta politica.

Sempre a proposito di giornalisti.

martedì 29 giugno 2010

Aldo Brancher: una marea di cagate



l'Italia perde il mondiale e se la prende con me
di domenica non bisogna disturbare nessuno
le mie deleghe? andate a leggervele

Un ministro che non sa nemmeno quali sono le sue deleghe! Non sa nemmeno cosa è lì a fare!
Chi ha mandato al governo questi quattro maiali, vedete di andare a farvi controllare da uno bravo!

venerdì 25 giugno 2010

Finalmente i leghisti stanno zitti

Finalmente abbiamo un ottimo argomento per mettere a tacere tutti i leghisti che ci grattugiano le palle con la storiella degli stranieri che rubano il lavoro, ma soprattutto rubano e basta.

Punto primo: i leghisti hanno mandato al governo il peggior ladro attualmente in circolazione.

Punto secondo: il promotore dell'accordo Lega-Pdl, è stato nominato "ministro per l'attuazione del federalismo" (attendiamo ulteriori colpi di genio, tipo "ministro per la semplificazione del federalismo", "ministro per la definizione della Padania", "ministro della semplificazione geografica", ...), una carica assolutamente inutile e ridondante, con l'unico scopo di permettere al neo-ministro di sfuggire dal suo processo.

Roma ladrona, e i leghisti ci si sono ambientati alla grande.

Un leghista: "tra noi si sta diffondendo la sensazione che Bossi in questa storia sia stato truffato".
Ma poverino! Una persona così sveglia e pronta di riflessi, come Bossi, è stato truffato!

Bossi sul legittimo impedimento di Brancher: "Non so niente, chiedete a lui."
Ah mona! Sono dieci anni che ti prendi lo stipendio da ministro per non fare un emerito cazzo, e mi vieni a raccontare che non leggi nemmeno le leggi varate dal governo di cui fai parte?!

I leghisti peggio di Roma Ladrona: restituite lo stipendio e tornate a casa! A casa!!

giovedì 24 giugno 2010

Perché essere contenti della sconfitta della nazionale

Perché Berlusconi confida nella distrazione degli italiani durante il mondiale, per far passare le sue leggi porcata.

martedì 22 giugno 2010

Attenzione, caduta merda!

Gianfranco Fini nell'ultimo anno sembra essersi risvegliato. E si sa che da svegli ci si accorge di molte più cose. Oggi il Fini ha scoperto, atlante alla mano, che la "Padania" è una parola senza alcun significato geografico. Un'invenzione, un'allegoria socialogica nel migliore dei casi.

L'altro compare (Bossi, forse l'unico uomo al mondo le cui idee non siano peggiorate in seguito a un ictus, tant'erano) spara "Ci sono grosso modo 10 milioni di persone disposte a battersi per la Padania, quindi esiste"

10 milioni? Il conto è presto fatto: quanti voti ha preso la lega alle scorse regionali? 2 milioni 800 mila. Qualcuno obbietta che per le regionali non si è votato in tutto il nord? Benissimo, prendiamo il dato delle politiche 2008: 3 milioni 25 mila. Vogliamo essere buoni: alle europee del 2009, 3 milioni 125 mila. Picco massimo? Politiche 1996: 3 milioni 800 mila.

Cenni di matematica per leghisti: tre milioni e dieci milioni non sono uguali. Neanche "grosso modo".

Poi Zaia (ancora triste per essere diventato governatore senza fare campagna elettorale): Se la Padania è un'invenzione allora lo sono anche il Sud e la questione meridionale. La Padania intesa come area socio-culturale, economica e politica è una realtà censita a livello nazionale e internazionale dai più autorevoli osservatori.

Qui Zaia compie il grave errore di confondere "Padania" e "nord-Italia". Una volta definiti i punti cardinali, è legittimo individuare un Italia settentrionale (a nord, sopra nella cartina) e una meridionale (a sud, sotto nella cartina). Al contrario, la "Padania" resta un concetto astratto, anche dopo aver definito coordinate astronomiche e fasi del ciclo lunare.

Quanto alla questione meridionale, Zaia fa finta di dimenticarsi l'effetto oppressivo della criminalità organizzata sull'economia e sulla società in generale. Dimenticanza grave, visto che la mafia sta aprendo filiali anche nel Veneto del governatore leghista.

Ma non è che da un leghista ci si può aspettare che sappia anche leggere i giornali.

giovedì 17 giugno 2010

Gelmini tornasse a scuola

Dopo gli strafalcioni negli esami di lingue degli anni scorsi, la Gelmini tenta di riequilibrare le cose sparando numeri a caso.

Sconti sui decoder: illegittimi aiuti di stato

Ecco la sentenza con cui la corte di giustizia europea ha giudicato illegittimi gli incentivi concessi nel 2004/2005 per l'acquisto di decoder digitali terrestri (se la tv digitale è un'evoluzione, perché incentivare solo la digitale terrestre, e non per esempio la satellitare?).
La sentenza è disponibile (ed è tratta) dal sito della Corte di Giustizia Europea.


Sentenza

Fatti

1 L’art. 4, primo comma, della legge 24 dicembre 2003, n. 350 – Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2004) (in prosieguo: la «legge finanziaria 2004»), così disponeva:

«Per l’anno 2004, nei confronti di ciascun utente del servizio radiodiffusione, in regola per l’anno in corso con il pagamento del relativo canone di abbonamento, che acquisti o noleggi un apparecchio idoneo a consentire la ricezione, in chiaro e senza alcun costo per l’utente e per il fornitore di contenuti, dei segnali televisivi in tecnica digitale terrestre (T‑DVB/C‑DVB) e la conseguente interattività, è riconosciuto un contributo statale pari a 150 EUR. La concessione del contributo è disposta entro il limite di spesa di 110 milioni di EUR».

2 L’art. 1, comma 211, della legge 30 dicembre 2004, n. 311 – Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2005), (in prosieguo: la «legge finanziaria 2005»), prevedeva il rifinanziamento di tale misura per lo stesso limite di spesa di EUR 110 milioni, riducendo tuttavia il contributo per il decoder a EUR 70.

10 La Commissione faceva anzitutto presente che la misura di cui trattasi, laddove prevedeva la concessione da parte della Repubblica italiana di un contributo per l’acquisto, negli anni 2004 e 2005, di taluni decoder digitali terrestri, costituiva un aiuto di Stato ai sensi dell’art. 87, n. 1, CE a favore di emittenti digitali terrestri che offrivano servizi televisivi a pagamento, in particolare servizi «pay per view» nonché di operatori via cavo fornitori di servizi televisivi digitali a pagamento.

11 La Commissione riteneva quindi che la misura di cui trattasi non potesse beneficiare di alcuna delle deroghe previste dall’art. 87, n. 3, CE. In particolare, l’istituzione escludeva la possibilità di applicare la deroga prevista dall’art. 87, n. 3, lett. c), CE, considerato che, sebbene il passaggio dalla radiodiffusione televisiva analogica alla radiodiffusione televisiva digitale costituisse un obiettivo di interesse comune, la misura di cui trattasi non risultava proporzionata al perseguimento di tale obiettivo e non era tale da evitare distorsioni inutili della concorrenza. Tale conclusione si basava, segnatamente, sul rilievo che la misura di cui trattasi non era tecnologicamente neutra, considerato che non si applicava ai decoder digitali satellitari. La Commissione riteneva, tuttavia, che la misura di cui trattasi, per quanto potesse essere considerata quale aiuto ai produttori di decoder, avrebbe potuto beneficiare della deroga prevista dall’art. 87, n. 3, lett. c), CE. Infatti, da un lato, essa promuoveva lo sviluppo tecnologico sotto forma di decoder dal rendimento più elevato, provvisti di standard a disposizione di tutti i produttori, e, dall’altro, il finanziamento poteva andare a beneficio di tutti i produttori che offrivano tale tipo di decoder, ivi inclusi i produttori situati in altri Stati membri, infine, l’incoraggiamento della domanda di decoder in conseguenza della misura di cui trattasi costituiva l’effetto, di per sé inevitabile, di qualsiasi politica pubblica a favore del passaggio al sistema digitale, anche la più neutra dal punto di vista tecnologico.

12 La Commissione ordinava, pertanto, il recupero degli aiuti versati in esecuzione della misura di cui trattasi, dichiarati incompatibili con il mercato comune e concessi illegittimamente. A tal fine, la Commissione forniva talune indicazioni relative alle modalità del calcolo dell’importo degli aiuti.

13 Il dispositivo della decisione impugnata così recita:

«Articolo 1

Il regime al quale la Repubblica italiana ha illegittimamente dato esecuzione a favore delle emittenti digitali terrestri che offrono servizi di televisione a pagamento e degli operatori via cavo di televisione a pagamento costituisce un aiuto di Stato incompatibile con il mercato comune.

Articolo 2

1. La Repubblica italiana adotta tutti i provvedimenti necessari per recuperare dai beneficiari l’aiuto di cui all’articolo 1.

2. Il recupero viene eseguito senza indugio e con le procedure di diritto interno, a condizione che queste consentano l’esecuzione immediata ed effettiva della presente decisione. Le somme da recuperare sono produttive di interessi, che decorrono dalla data in cui l’aiuto è divenuto disponibile per i beneficiari fino alla data del recupero.

3. Gli interessi da recuperare a norma del paragrafo 2 sono calcolati in conformità della procedura di cui agli articoli 9 e 11 del regolamento (CE) della Commissione 21 aprile 2004, n. 794, recante disposizioni di esecuzione del regolamento (CE) n. 659/1999 del Consiglio recante modalità di applicazione dell’articolo [88 CE] [GU L 140, pag. 1].

Articolo 3

Entro due mesi dalla notifica della presente decisione la Repubblica italiana informa la Commissione dei provvedimenti adottati per conformarvisi. Tali informazioni vengono comunicate tramite il questionario allegato alla presente decisione.

Entro lo stesso termine di cui al primo comma la Repubblica italiana trasmette i documenti necessari a comprovare che è stata avviata la procedura di recupero presso i beneficiari degli aiuti illegittimi e incompatibili.

Articolo 4

La Repubblica italiana è destinataria della presente decisione».

14 Con decisione 24 gennaio 2007, C (2006) 6630 def., la Commissione ha dichiarato compatibili con il mercato comune gli aiuti concessi dalla Repubblica italiana per effetto della legge 23 dicembre 2005, n. 266 – Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2006) (in prosieguo: la «legge finanziaria 2006»), per l’acquisto, nel 2006, di decoder digitali con interfaccia per programmi applicativi aperta (in prosieguo: la «decisione relativa al 2006»). A differenza della decisione impugnata, i contributi oggetto della decisione relativa al 2006 venivano ritenuti «tecnologicamente neutri», tenuto conto che ne potevano beneficiare i decoder dell’intera gamma digitale (terrestri, via cavo e satellitari), a condizione che fossero interattivi e interoperativi, vale a dire che si trattasse di decoder «aperti», rispetto ai decoder detti «proprietari».

15 Con ricorso depositato presso la cancelleria del Tribunale il 23 maggio 2007, la ricorrente, Mediaset SpA, emittente di programmi digitali terrestri, ha proposto ricorso contro la decisione impugnata.

187 In conclusione, il ricorso, atteso che nessuno dei motivi dedotti a suo sostegno è risultato fondato, dev’essere respinto in toto.

giovedì 10 giugno 2010

Prendete nota: Minzolini non è servile

Nel suo ultimo editoriale, il direttore del tg1 ha rivendicato la propria indipendenza dal governo.

Sarei allora curioso di sapere da dove l'ha presa la favola che l'Italia è il paese che ha meglio reagito alla crisi, mi ricorda qualcuno.

Tutto normale

Berlusconi abbandona Zapatero in conferenza stampa.

Che Sua Emittenza fosse rincoglionito dall'età, lo sapevo. È che io speravo che, nella distrazione, Berlusconi abbandonasse non la sala, ma l'Italia, e lasciasse il governo al certo migliore Zapatero...

lunedì 31 maggio 2010

Israele se la prende anche coi pacifisti

dal blog Byoblu.com

Claudio Messora: Di questo attacco cosa puoi dirci?

Fernando Rossi: Che è proditorio. In acque internazionali, non si è mai visto. Lo facevano i pirati, ma i pirati prendevano la ricchezza, non la vita delle persone in modo inutile.

Claudio Messora: Si parla di 20 morti.

Fernando Rossi: Diciannove morti sicuri, già contati. Di altri feriti gravi non si sa più nulla, perché noi abbiamo avuto le ultime notizie da un telefono satellitare che erano riusciti a nascondere. Poi si vede che hanno beccato anche quello e non li prendiamo più, né gli italiani né i contatti che avevamo attraverso Arafat Shoukri, che è il capo della flottilla che era con noi a Cipro.

Claudio Messora: Le immagini che abbiamo visto in televisione da dove arrivavano? Chi era riuscito a trasmetterle?

Fernando Rossi: C'era ancora la troupe di Al-Jazeera su. Molto materiale che avevano girato prima l'ha salvato il palestinese che è venuto a casa con noi.

Claudio Messora: Ma c'è qualcuno che dice che c'eran delle armi...

Fernando Rossi: Le stesse armi che han trovato a Emergency! Se uno è un criminale, che paura ha a dire una bugia? E' impossibile, perché tutti quelli della flottilla hanno firmato una dichiarazione con la quale si impegnavano a non reagire nemmeno alle provocazioni. Hanno firmato per comunicare a chi dovevano essere consegnati i loro beni in caso di uccisione. Tutti si sapeva a che cosa si andava incontro. Tutti si sa di cosa è capace Israele. Per darti un'idea: secondo te una nave passaggeri, accerchiata com'era dalle navi e dagli elicotteri militari, può provocare? Intanto nessuna arma da fuoco c'era a bordo, ma nemmeno gesti, nemmeno lancio di oggetti, perché si è parlato con tutti: ci sono stati molti meeting prima di partire nei quali chi salpava si impegnava a non reagire neanche se veniva aggredito.

[...]

Claudio Messora: E' sintomatico che Israele dica 'i nostri soldati sono stati aggrediti'. Parliamo di persone che si sono calate dall'alto, dagli elicotteri...

Fernando Rossi: In acque internazionali, arrivano i paracadutisti dall'alto... e sono aggrediti? Se anche è vero che appena toccano il ponte della nave gli saltano addosso, sono loro che stavano aggredendo, no? Non sono loro che stanno aggredendo te. Ma ti ripeto che è impossibile che abbiano reagito alla sola presenza sulla nave dei soldati, perché si erano tutti impegnati ad avere un atteggiamento non violento ed a subire passivamente anche le provocazioni.

Claudio Messora: Puoi ricordare che cosa portavano queste navi?

Fernando Rossi: Portavano cemento, portavano attrezzature sanitarie, medicinali, latte in polvere, carta...

Claudio Messora: E' vero che ben l'80% dei palestinesi nella Striscia di Gaza vivono solo con gli aiuti umanitari? Parliamo di oltre un milione e mezzo di persone.

dal blog NonLeggerlo:
Fiamma Nirenstein: Non si può condurre una provocazione del genere contro Israele senza aspettarsi una reazione. [...] Le belve sono quelle che se la prendono con Israele dal 1948, un Paese pacifico, florido e che porta soltanto benessere e democrazia e tutti i Paesi che si trovano intorno, circondato com'è dalle forze islamiste che vogliono distruggerlo.




Fernando Rossi è un ex-parlamentare comunista. Uno dei due, per intenderci, che ha negato la fiducia al governo Prodi.
Fiamma Nirenstein: parlamentare Pdl nell'attuale legislatura.

sabato 29 maggio 2010

Che coraggio!

Dev'essere suggestivo, ma per me resta inconcepibile, girare Venezia in questa maniera.

Lui è infallibile

Prendo un articolo a caso, e analizzo le tecniche comunicative di Berlusconi:
Passaggio polemico, invece, sui dubbi di Confindustria, che ieri ha chiesto oltre al rigore le riforme e il rilancio dello sviluppo. Il premier ha risposto secco: "Suggerisco di leggere con maggiore attenzione i 54 articoli della manovra, a partire dal primo capitolo su competitività economica e sostenibilità finanziaria. Ci sono norme che introducono rilevanti novità strutturali, in chiave di sviluppo, dalla fiscalità di vantaggio fino a zone a zero burocrazia. La riforma più strutturale di tutte con il rafforzamento della lotta all'evasione fiscale". "La speculazione - ha poi aggiunto - aveva deciso di attaccare la stabilità e la solvibilità dei nostri Bot. Un fatto mai successo in passato, c'era il rischio che venissero colpiti i salari, le pensioni, i ricavi delle imprese. Rischiava di farci male. Da parte del governo non c'è stato neanche un attimo di esitazione e abbiamo rimesso la barca sulla giusta rotta e senza mettere le mani in tasca agli italiani".(repubblica.it)

"Suggerisco di leggere con maggiore attenzione": da un settantatreenne come Berlusconi qualche errore ce lo si potrebbe aspettare, ma no!, se gli altri non riescono a leggere nei provvedimenti del suo governo qualcosa che non c'è scritto, è colpa loro! Questi comunistacci dei padroni d'azienda...

"La speculazione aveva deciso di attaccare ... un fatto mai accaduto in passato": qui Berlusconi ci prende per scemi, personifica un fenomeno economico (non è la speculazione ad attaccare, sono gli speculatori, quelli che sono al livello di Berlusconi nella classifica dei redditi, ma se lo dicesse metterebbe sè stesso in cattiva luce) e ce la racconta come fosse una storiella per bambini. Ovviamente nelle storielle per bambini c'è l'eroe (indovinate chi è) che risolve la tragedia in un immancabile lieto fine.

"Da parte del governo non c'è stato neanche un attimo di esitazione": sì, certo

"abbiamo rimesso la barca sulla giusta rotta": ma se fino a un attimo fa eravate sempre lì a parlare di riforme strutturali (pur di coprire tutti gli scandali su Berlusconi), adesso sono bastate due paginette scritte di getto da Tremonti (che, lo ripeto, è un genio) per risolvere questi annosi problemi.

"senza mettere le mani in tasca agli italiani": qui è Berlusconi che non ha letto la manovra!

venerdì 28 maggio 2010

Paolo Ruffini

Per la serie "Popolo della Sua libertà di fare quel cazzo che Gli pare":
Essendo la Rai spartita tra i partiti politici, ed essendo Rai3 riservata alla sinistra, Berlusconi non poteva metterci un suo uomo. Voleva però cacciare a tutti costi il vecchio direttore di rete, Paolo Ruffini, reo di concedere troppa libertà di parola nella sua rete. Come volevasi dimostrare, la sostituzione di Ruffini era illegittima.

giovedì 27 maggio 2010

La politica vicina alla gente

Alla campagna elettorale del 2008, c'era l'imbarazzo della scelta: per qualsiasi partito tu votassi, avresti visto abolire le province.
Adesso salta fuori il partitucolo, che quando spara cazzate non è colpa loro perché "così la pensa la gente", a dire che le province non vanno abolite. O almeno, non Sondrio, nè Bergamo.

mercoledì 26 maggio 2010

Giulio Tremonti, nome in codice: il genio

Giulio Tremonti è il genio che fino a due mesi fa andava dicendo che l'Italia è il paese che ha subito meno la crisi, che il sistema è solido e non è necessario l'intervento statale, che lui la crisi l'aveva prevista (ve l'avevo detto che è un genio!), e che il governo italiano era stato il primo a intervenire in sostegno all'economia (quei famosi 80miliardi, che in realtà era una cifra da spalmare su una ventina d'anni, cioè quasi nulla).

In questi giorni Tremonti e Berlusconi recitano la parte del cattivo e del buono. Fino a un mese fa erano troppo impegnati, l'uno a mignotte, l'altro a ignorare economia e conti pubblici (avete capito benissimo a chi mi riferisco). Tutt'a un tratto, s'accorgono che la situazione è grave, e saltano fuori con la "manovrina" da 25 miliardi. Idee nuove? Nessuna. I soldi vengono da tagli ai servizi (scuola, sanità, sicurezza) e lotta all'evasione.
Avete sentito benissimo: lotta all'evasione. Il duo comico è formato da uno, che faceva falsi in bilancio e evasioni fiscali come collezionasse figurine dei calciatori, e l'altro, che da quando fa il ministro dell'economia va avanti con misure una tantum, cartolarizzazioni, condoni, è l'economia creativa, baby.
Cioè, se evadi le tasse:
primo, ti becchi i complimenti di Berlusconi, che è il maestro del ramo;
secondo, invece di mandarti la finanza a casa a pignorarti tutto fino alle mutande, Tremonti ti fa un condono che paghi solo una quota di quello che avevi evaso (invece di farti pagare tutto il dovuto, più una quota per convincerti a non fare più il furbo).

Nella "manovrina" del genio Tremonti, ci sono anche alcune norme sulla tracciabilità dei pagamenti e sul registro fornitori/clienti nei rapporti coi paradisi fiscali. Novità introdotte da Tremonti? No, erano norme del governo Prodi (quando c'era Padoa Schioppa, un ministro delle finanze degno di questo nome), che il duo comico Berlusconi-Tremonti aveva cancellato appena insediatosi. Giusto per ricordare che l'elettore-tipo di Berlusconi è un mignottaro che evade le tasse.

Scajola si è dimesso, da ministro

Quel gran genio che, dimettendosi da ministro, aveva detto
Se dovessi acclarare che la mia abitazione fosse stata pagata da altri senza saperne io il motivo, il tornaconto e l'interesse, i miei legali eserciterebbero le azioni necessarie per l'annullamento del contratto.

Ripeto, Scajola s'è dimesso da ministro, ma resta deputato.
Cioè, sappiamo che si è fatto dare 900mila euro (sotto forma di appartamento vista colosseo) da un imprenditore, in cambio lui dava all'imprenditore gli appalti pubblici che controllava. Si chiama CORRUZIONE. Lui ha fatto il bel gesto di dimettersi (così Berlusconi può dire di avere un governo pulito, seh!), ma resta deputato! Questo personaggio, per il quale l'integrità morale è una locuzione straniera, fa il deputato! A casa subito!

Che se poi volessimo raccontarla proprio tutta, Scajola ha giurato di non sapere nulla che gli avessero pagato l'appartamento:
-o ci crede tanto scemi da credergli, e questo è grave;
-o è scemo lui, e c'è da preoccuparsi al pensiero che per due anni questo imbecille s'è occupato di energia (quindi anche centrali nucleari, oltre ad altri impianti contenenti prodotti tossici, esplosivi e infiammabili), concorrenza (cioè controllo dei prezzi e dell'inflazione, così sapete chi ringraziare quando i prezzi salgono), assicurazioni, comunicazioni (internet, telefono, ma soprattutto TV, cioè Scajola era l'uomo che avrebbe dovuto controllare la Mediaset del suo presidente del consiglio, spegnere Rete4 e far partire la messa in onda di Europa7; ora il ministro dello sviluppo economico è Berlusconi, quindi DiStefano può andare in vacanza, chè le cose non si sistemeranno tanto in fretta...).

lunedì 24 maggio 2010

Gabanelli contro il bavaglio "ddl intercettazioni"


Efficace e precisa, come sempre.

TG1 23/5/2010

Immaginatevi la scena: una famigliola italiana è riunita per il desco serale. Hanno concluso, ognuno nella sua versione, una lunga (e magari faticosa) giornata. Sono già proiettati al riposo, cala quasi loro la palpebra.

In giornata, in Francia, un attore italiano aveva ricevuto un premio e, nel ringraziare, dice:
I governanti rimproverano al cinema di parlare male della nostra nazione. Volevo dedicare questo premio all’Italia e agli italiani che fanno di tutto per rendere il nostro un paese migliore, nonostante la loro classe dirigente. (Elio Germano, Cannes, 23/5/2010)

Peccato che al tg1 questo pezzo vada in onda senza audio, letto poi in studio dal mezzobusto verso la fine del telegiornale: ascoltate come legge quell'intervento, con quale fretta, col tono delle notizie minori (tipo "oggi il papa si è svegliato").



La Rai ha affermato essersi trattato di un errore tecnico. Mai un errore tecnico, quando Berlusconi attacca i giudici e spara le sue menate varie!

venerdì 21 maggio 2010

Abbiamo la fonte!

Marco Fabio Quintiliano è stato un grande oratore latino (senza dubbio aveva più coscienza di quel Ghedini di Marco Tullio Cicerone, che nei processi difendeva cani e porci). La sua (del Fabio) è, seppur minore di altre, una produzione oratoria vasta, comunque troppo vasta per setacciarla parola per parola alla ricerca del passo che Luttazzi ha tradotto con quel famoso "Odiare i mascalzoni è cosa nobile". Mi è venuta incontro la conoscenza condivisa di Wikipedia: ho fatto richiesta all'oracolo (vi metto l'immagine perché il link si perde quando le domande vengono spostate in archivio).



In attesa che la Digos ammanetti quell'anarchico di Quintiliano, possiamo goderci questa perla di probità anche in versione originale sottotitolata:

Eadem in iis pro quibus agemus observanda sunt: aliter enim pro alio saepe dicendum est, ut quisque honestus humilis invidiosus favorabilis erit, adiecta propositorum quoque et ante actae vitae differentia. Iucundissima vero in oratore humanitas facilitas moderatio benivolentia. Sed illa quoque diversa bonum virum decent: malos odisse, publica vice commoveri, ultum ire scelera et iniurias, et omnia, ut initio dixi, honesta. (Marco Fabio Quintiliano, Institutio oratoria, XI, 1, 42)

Odiare i mascalzoni è cosa nobile. (Daniele Luttazzi. Bologna, 25/3/2010)

domenica 16 maggio 2010

Quelle cose che non ti aspetti

Chi si sarebbe mai immaginato che nel Paese col più bel governo del mondo, col più bravo presidente degli ultimi 150 anni, l'evasione fiscale sarebbe cresciuta del 6,7% in 4 mesi?

Chi avrebbe immaginato, proprio adesso che la mafia è stata sconfitta semplicemente oscurando chi ne parla, proprio adesso che la realpolitik berlusco-leghista ha reso il paese più sicuro limitando i poteri d'indagine, tagliando i fondi alla polizia, ma soprattutto ha fatto evaporare la burocrazia, le code, le lungaggini, i bizantinismi, bruciando più leggi di quante umanamente sarebbe stato possibile approvare nei 150 anni di sopravvivenza del nostro giovane stato?

venerdì 14 maggio 2010

Draquila a Cannes


I ministri Bondi e Brambilla sono stati così gentili da non andare a Cannes per la proiezione di Draquila, per due ottime ragioni.

Primo, (come tutti i ministri di questo governo) i due sono incompetenti e ricoprono le loro rispettive prestigiose cariche solo per motivi clientari del padrone-amministratore delegato del partito-azienda, quindi meno si fanno vedere (e meno fanno), meglio è (e meno danni fanno).

Secondo, per un film che (anche se solo in secondo piano) denuncia il maccartismo e la potenza di fuoco propagandistica, sarebbe stato uno smacco se il governo l'avesse appoggiato in nome della libertà di pensiero. L'attacco del governo al film è la prova della tesi del film.

mercoledì 12 maggio 2010

Draquila

Perché andare a vedere il documentario di Sabina Guzzanti?
Quali sono i principali messaggi che ho colto in occasione della mia gita al cinema di ieri sera, e relativa proiezione?


La televisione non sposta voti: BALLE! Alcuni intervistati nelle loro C.A.S.E. nuove: "C'è un solo uomo al mondo che fa miracoli, Silvio Berlusconi"

La voluta confusione tra emergenze e grandi eventi, tra soccorsi e ricostruzione. La Protezione Civile gestisce montagne di soldi fuori da ogni controllo, per operazioni fuori dalla sua missione: gestisce i cantieri dei mondiali di nuoto e il G8, sono forse queste emergenze? Forse che non lo si sapeva da anni, che l'Italia avrebbe ospitato i mondiali di nuoto e il G8? E il dubbio: la Protezione Civile entra in campo quando lo decide Berlusconi, è il presidente del consiglio che decide cosa è emergenza o grande evento, e cosa può quindi essere fatto dalla Protezione Civile, in deroga alle norme urbanistiche, paesaggistiche e di controllo dei flussi di denaro pubblico. Si è in ritardo per la costruzione delle piscine dei mondiali, entra in campo la protezione civile: niente più bandi, niente più controlli o vincoli legali, si opera per chiamata diretta delle aziende costruttrici e si può costruire anche dov'è vietato. Dopo il terremoto: la protezione civile doveva intervenire per salvare i terremotati, ma che c'entra con la ricostruzione? Molte case non erano gravemente danneggiate, e sarebbero potute essere rese agibili risparmiando tempo e soldi rispetto alla costruzione di questa new town. Chi ha deciso la strategia del post-terremoto? Chi ha deciso come sprecare i soldi? Nel centro storico dell'Aquila sono rimaste le macerie, finché non sono andati gli aquilani a toglierle: chi ha deciso di abbandonare il centro a sé stesso? Infine, agli abitanti delle C.A.S.E. è stato fornito un elenco delle cose presenti nel loro nuovo appartamento, avvertendo che al momento di lasciare l'appartamento non potranno essere asportate. Cioè, costruiscono con gran dispendio di soldi pubblici, degli appartamenti antisismici con tutti i comfort, e si tratta di una sistemazione provvisoria? Gli appartamenti sono stati costruiti per i terremotati senza casa, o sono i terremotati il pretesto per costruire appartamenti dove il piano regolatore non lo permette, affinché dopo vengano venduti? A chi verranno venduti gli appartamenti? Chi ci guadagnerà?

Il senso d'impotenza dichiarato dagli oppositori di Berlusconi, esponenti a livello comunale, provinciale e regionale di Pd e Idv. Uno di loro ha detto di continuare a denunciare le storture della gestione del terremoto, solo per sentirsi in pace con la coscienza, consapevole di lottare contro una macchina organizzativa e mediatica infinitamente più potente.

Il terremoto dell'Aquila come campo di prova generale dell'abolizione della democrazia e dei diritti nella Repubblica intera.

La banalità del bene

Il presidente della camera, Gianfranco Fini, incontra Roberto Saviano. E fa la figura del rivoluzionario.

domenica 9 maggio 2010

Legittimo impedimento

Berlusconi ha finalmente ritagliato cinque ore della sua affollatissima vita per presentarsi davanti ai giudici del tribunale di Milano.

Per farsi processare? No, per divorziare!

giovedì 6 maggio 2010

Mi risparmio le dita, dice tutto lui!

Lo stupro della lingua italiana

Da Comunque vada, sarà un successo


Al governo abbiamo (oltre che un furfante e bugiardo matricolato) una masnada di ignoranti che più che parlare, strillano e soprattutto, non conoscono il significato delle parole.

Cicchitto dopo le elezioni regionali: "La vittoria di Torino è clamorosa. Politicamente parlando, uno stupro"

Bossi dopo lo scontro Berlusconi-Fini: si è dissolta l'alleanza Pdl-Lega, è caduto il governo, si và alle elezioni.

Berlusconi, centinaia di dichiarazioni poi categoricamente smentite, basta l'ultima: ho convinto mio fratello a vendere il Giornale, Paolo Berlusconi ha smentito d'aver mai sentito un discorso del genere.

Non sono tutti uguali

Per la serie "chi dice che sono tutti uguali, gli fa comodo perché lui è il peggiore":
il vice-direttore del Giornale di Paolo Berlusconi, martedì sera se l'è spassata con D'Alema a Ballarò, su RaiTre
per coprire le nefandezze di Scajola, ha ricordato come anche il presente in studio D'Alema avesse passato una vicenda "simile" (non proprio simile, ma ci mancherebbe che mi mettessi a difendere D'Alema che sarebbe ora che non si facesse più vedere, lui e i suoi dialoghi con Berlusconi)
D'Alema s'è incazzato (troppo tardi, dovevi farlo nel '94 quando Berlusconi ti raccontava le bugie sotto il naso e gliele facevi passare)
D'Alema ha puntualizzato la sua vicenda, effettivamente diversa da quella del Scajola
Sallusti ha allora ripiegato, attaccando il direttore di Repubblica Ezio Mauro per un'altra, a suo dire torbida e non smentita, questione di case

Bella forza, se l'è presa con Mauro che non era presente: se fosse stato presente anche Mauro, avrebbe potuto puntualizzare, dimostrare quanto i giornalisti di Giornale e Libero siano bugiardi, e costringere Sallusti a lasciare lo studio, prima di farsi sputare in faccia anche dalla signora delle pulizie!

Vi rimando al blog NonLeggerlo per una copertura puntuale sulle precisazioni di Ezio Mauro, e concludo riportando un commento all'appena linkato post:

è la solita storia di questi servi del padrone.
accusano gli altri per cio che sono loro!
giornalisti poligizzati/l'espresso partito = sono loro politicizzati in realtà.
sentenze a orologeria = sono loro con i loro articoli.
comunisti = sono loro le merde.
siamo tutti uguali = sono loro che sono diversi.
progetto eversivo/congiura = è il loro.

ecc ecc.
Non se ne può piu!
L'italiano medio è un ignorante che fa spavento.

commento a Non leggere questo blog - Però un pochino a "Farsi Fottere" Sallusti ci dovrebbe andare ... di michi

I primi passi del trota

Renzo Bossi è stato definito "una trota" dal suo aristocratico e fine paparino, che lo ha così fatto scendere in politica designandolo a succedergli nella guida di quei quattro professoroni della Lega. Il giovine è ovviamente consapevole di quanto debba essere riconoscente al paparino (senza la cui condiscendenza, altro che scuole superiori in nove anni, a lavorare in mezzo ai campi!) e al relativo partito e ai relativi modi di fare politica: essendo la lega il più vecchio partito sopravvissuto in parlamento, al trota è sembrato doveroso ispirarsi a metodi da politico navigato, un vero dc doc.

Prima, nega di aver detto che non avrebbe tifato Italia ai mondiali (ma la giornalista aveva la registrazione...)

Adesso, querela un blogger per un'opera di fantasia...

martedì 4 maggio 2010

La liberta' di stampa non e' mai troppa

grazie all'imbeccata di Candido

Quanto dichiara il Presidente del consiglio, sulla troppa libertà di stampa in Italia, suona amaramente come una di quelle minacciose dichiarazioni che erano pratica di governo di certi poteri che venivano definiti latinoamericani.
(Mimmo Candito, Reporters sans frontieres)

Tutto apposto, torniamo pure a dormire.

venerdì 23 aprile 2010

Giornalismo spazzatura: sottoscrivo le parole di Strada

Link a Byoblu.com: nel video, Gino Strada afferma "il Giornale" essere un esempio di giornalismo spazzatura, per avere insinuato in prima pagina che i tre di Emergency arrestati in Afghanistan sarebbero stati veramente fiancheggiatori dei terroristi, salvo poi dimenticarsi di pubblicare la smentita con la medesima visibilità.

Quando i tre furono arrestati, il governo non si è schierato in difesa dei tre italiani, hanno accusato Emergency (come non stessero aspettando altro che l'occasione) di essere un'organizzazione poco trasparente, solo perché la vedono come politicamente opposta a sè. E il Giornale e Libero sono andati loro dietro: "quei comunistacci di Emergency stanno coi terroristi!".

Ma che cavolo di giornalismo è (soprattutto, a che serve) quello che invece di controllare il governo (e il potere in generale), ne esegue fedelmente gli ordini?

Brogli berlusconiani

La democrazia di Berlusconi:

le elezioni non sono brogliate nei seggi o nei conteggi, ma in partenza, nella testa dei cittadini: i messaggi di Berlusconi sono gli unici che arrivano e s'insediano nelle menti, grazie a una copertura mediatica totale e martellante

la campagna acquisti in parlamento, del tipo "se non ho la maggioranza, me la compro" (lo ha fatto dopo la caduta del Berlusconi-1 nel 1995, lo ha fatto nel 2006-08 per far cadere il Prodi-2, lo vuole fare adesso per ridurre Fini al silenzio).

giovedì 22 aprile 2010

Mediaset è un grande patrimonio, per il paese?

Martedì sera l'Inter ha vinto la semifinale d'andata di Champions contro il Barcellona: chissenefrega.
L'incontro era trasmesso in diretta su Rai1. Almeno, avrebbe dovuto essere trasmesso: infatti il segnale di Rai1 sul satellite era oscurato. Del tipo, se vuoi vedere la partita, comprati Mediaset Premium. Non c'è dubbio (e l'Espresso ha raccolto prove in questo senso, anche con alcuni articoli sulla versione cartacea) che gli oscuramenti siano una strategia dei direttori Rai nominati da Berlusconi che, con gli oscuramenti, ottengono il duplice obbiettivo di danneggiare la Rai (che ottiene minori introiti pubblicitari perché meno pubblico guarda le pubblicità inframmezzate alla partita) e Sky (che la partita di Champions la offre, a pagamento, sul canale Sky Sport, canale chiarificato martedì sera proprio per evitare che gli abbonati senza calcio ma col solo abbonamento base, impossibilitati a vedere la partita su Rai1, arrivino a decidere di disdire l'abbonamento Sky per passare al Mediaset Premium: cioè, Sky si fa pagare un canone per mostrare le partite di calcio, e poi è costretta a rendere la partita disponibile anche ai non abbonati a SkyCalcio, ma allora io abbonato faccio a meno di pagare SkyCalcio, tanto puntualmente la Rai oscura le partite importanti e Sky me le fa vedere in chiaro...).

Berlusconi: meno tasse per tutti, ma soprattutto più problemi per i concorrenti di Mediaset...

martedì 13 aprile 2010

Ai destri bisogna sempre spiegare le battute


Subito i due luminari di filologia Gasparri e Capezzone hanno attaccato la vignetta di Staino sull'Unità dell'11 aprile, ritenendola di cattivo gusto: secondo loro è un augurio della morte di Berlusconi. Parlano di cattivo gusto, come con le vignette di Vauro sul terremoto, come quando hanno fatto buttare Daniele Luttazzi fuori dalla rai.
Come se non fosse pura e semplice espressione della libertà d'opinione dire, con qualunque mezzo, che certi politici, l'unica azione che possono compiere per il bene del paese è sparire.

Giusto per restare in tema di comicità, ché Berlusconi racconta barzellette ovunque, e pensa di far ridere, invece quando spara cazzate pretende di essere preso sul serio (e Minzolini fà di tutto per accontentarlo):

sabato 10 aprile 2010

venerdì 9 aprile 2010

G8 - L'Aquila: lista di nozze

In occasione del G8 da mezzo miliardo di euro, spostato dalla Maddalena all'Aquila non si è ancora capito per quale motivo, Berlusconi aveva preparato una "lista di nozze" di alcuni monumenti che necessitavano di restauro in seguito al terremoto, e aveva proposto questa lista ai suoi "colleghi" perché ogni paese del G8 "adottasse" un monumento dell'Aquila per restaurarlo.

La lista è stata un mezzo fiasco. (il video è qui, minuto 14.30)

Probabilmente le adesioni sarebbero state molto maggiori (non solo dai capi di stato) se in cambio della donazione si fossero avuti calcinacci da tirare dietro a Berlusconi...

venerdì 2 aprile 2010

Una gita allo zoo

Ieri avevo ipotizzato che i due governatori della lega se la fossero presi con una pillola indifesa solo per compiacere a qualche vecchio in tonaca e bigotti d'ogni età.

Non me ne faccio niente, ma i fatti mi hanno dato ragione. Ieri Gasparri se l'era presa col presidente dell'Aifa (agenzia italiana del farmaco, l'organo che è incaricato di sorvegliare la somministrazione di tutti i farmaci, compresa la Ru486, lo stesso organo che ieri aveva fatto presente che un governatore non può negare ai residenti della propria regione un farmaco che per decisione del governo nazionale dev'essere disponibile in ogni ospedale).
Oggi i ministri Ferruccio Fazio (salute) e Stefania Prestigiacomo (ambiente) hanno richiamato i due lanzichenecchi all'ordine, al che i due si sono riallineati con le posizioni del restante schieramento di destra (somministrazione solo dietro ricovero in ospedale).

Stamani il ministro della Giustizia Alfano ha inviato gli ispettori (come già altre volte, è semplice intimidazione) in procura a Milano, dove il procuratore aggiunto Forno aveva dichiarato "Nei tanti anni in cui ho trattato l'argomento non mi è mai, e sottolineo mai, arrivata una sola denuncia nè da parte dei vescovi nè da parte dei singoli preti. Le indagini sono sempre partite da denunce dei familiari delle vittime che si rivolgono all'autorità giudiziaria dopo che si sono rivolti all'autorità religiosa, e questa non ha fatto assolutamente niente". Alfano ha preso la dichiarazione come un attacco alla chiesa, e ha mandato gli ispettori...

Sempre in relazione alla pillola abortiva, oggi Zaia ha dichiarato "Interpreto appieno le parole del Papa, al di là della legge c'è anche una questione etica. [...] Ribadisco che la mia coscienza è informata e ordinata nel pensiero della Chiesa."

Diventa grottesco, oltreché prevedibile, seguire le dichiarazioni dei politici italiani, una volta afferrato il loro obbiettivo recondito. Tutti al servizio del Vaticano e dei più retrogradi bigotti che fanno maggioranza nelle urne. Ascoltare le loro parole è come fare un giro allo zoo, settore scimmie urlatrici. Solo più intellettualmente arretrati anche rispetto alle scimmie: cercano di sconfessare anche l'evoluzione della specie, così i preti sono ancora più contenti...

Cota e la Ru486: leghisti pure bugiardi!

dal blog di Daniele Luttazzi:

giovedì 1 aprile 2010

Cota e Zaia contro la Ru486

I leghisti non si sentono in pace con sé stessi, se non si mostrano pubblicamente ritardati. Gli "Obama de noantri" sono arrivati in ritardo anche in campagna elettorale: infatti si è votato domenica e lunedì scorsi, e i due signorini sparano le loro cavolate propagandistiche solo adesso. Povero Zaia, bisogna capirlo: ha preso il 60% senza nemmeno fare campagna elettorale, lasciamolo divertire un po'!

Tema libero: RU486
Cota: "Per me può restare nei magazzini"
Zaia: "Studieremo il modo per non farla arrivare negli ospedali veneti"
L’Agenzia del Farmaco ha tuttavia già respinto l’iniziativa: poiché la pillola abortiva è già stata inserita nel prontuario nazionale, alle regioni non resta altro che adeguarsi.

Ma cominciate con qualcosa di più facile, qualcosa più alla vostra portata!

Polverini, Scopelliti, Caldoro (gli altri neo-eletti governatori di destra) hanno intenzione di far somministrare la pillola solo in ospedale. I due geni della Lega nemmeno quello: non potendo andare contro la legge 194 sull'aborto, valida a livello nazionale, se la prendono con una piccola e indifesa pillola (forse i loro animi rustici preferivano una supposta?). Cioè, arriva in ospedale una donna alla quale non puoi impedire di abortire, perché è un suo diritto sancito per legge, e tu t'impunti a farle fare l'aborto chirurgico invece di farle prendere una pillola. Che senso ha?

Sarebbe come se un governatore ambientalista chiudesse le autostrade: non può impedire alle macchine di circolare, allora le obbliga a fare la strada più lunga e scomoda. Non ha senso!
A meno che...

A meno che, certo, non si tratti solo di annunci per fare colpo e rinsaldare il legame con vaticano e boccaloni baciapile: allora tutto acquista un senso!

lunedì 29 marzo 2010

Odiare i mascalzoni è cosa nobile


dal blog di Marco Travaglio:
Per esempio mi è capitato ieri di raccontare una storia che mi è stata raccontata da alcuni testimoni oculari, che è avvenuta nel Palazzo di Sky sulla Via Salaria a Roma nella giornata di venerdì, quando Berlusconi è arrivato con il solito corteo armato fino ai denti e questo è giusto, la scorta al Presidente del Consiglio è un atto dovuto, si è recato nel Palazzo di Sky per un’intervista in diretta che poi i giornali hanno raccontato, pochi l’hanno vista in diretta anche se era stata molto reclamizzata, credo abbia avuto 50 mila telespettatori di share in media, una cosa miserrima, lo 0,3% dello share di Raiperuna notte, la trasmissione evento di giovedì sera al Paladozza messa in piedi da Michele Santoro ha fatto soltanto su Sky il 2,5%, Berlusconi lo 0,3%.
Berlusconi è entrato con il suo corteo, con la sua scorta e con tutto l’apparato e intanto succedeva nel Palazzo una cosa, che per dirla con il Direttore generale della RAI Masi, neanche nello Zimbabwe!

Due uomini della sicurezza interna dell’edificio, scoprivano che nel dipartimento dei grafici, su una grande vetrata di circa 4 metri per 4, era stato affisso un foglietto formato A4 bianco, con stampata una frase, la frase è la seguente “Odiare i mascalzoni è cosa nobile” questa è una frase di Marco Fabio Quintiliano, un intellettuale nato nel 35 d.C. a Calagurris in Spagna e poi trasferitosi a Roma, è diventato il famosissimo Quintiliano, ha scritto questa frase, perché è stata stampata su quel foglio e appiccicata alla vetrata del reparto grafici di Sky, perché proprio giovedì sera, la sera prima, Daniele Luttazzi dal Paladozza nel suo monologo aveva ricordato, demolendo con una sola frase di Quintiliano mesi e mesi di cazzate sul partito dell’odio, dell’amore, quelli che incitano all’odio etc., etc., ha detto quello che personalmente penso e avevo detto anche io a suo tempo dopo il lancio del souvenir sul volto del Presidente del Consiglio, che intanto quello è un matto e non c’entra niente con l’odio, ma in ogni caso se anche uno vuole odiare da casa sua è liberissimo di odiare chi gli pare, l’importante è che l’odio non si trasformi in atti di violenza.

Quindi due ragazzi del reparto grafici dell’edificio di Sky avevano trovato condivisibile quella frase e l’hanno appiccicata. Gli uomini della sicurezza dell’edificio, la sicurezza interna, hanno notato quella scritta e hanno segnalato la cosa alla guardia presidenziale, alla scorta del Presidente del Consiglio e a quel punto è successo qualcosa che per una democrazia è ai limiti dell’incredibile, anzi è oltre. Due agenti ben tarchiati della Digos, due montagne umane sono piombate nel piano dove c’è questa vetrata, hanno constatato che era effettivamente stato affisso quel foglietto con quella scritta, hanno chiuso tutte le finestre per evitare che si vedesse da fuori quello che stavano facendo, evidentemente rendendosi conto che stavano facendo qualcosa di grosso, dopodiché uno dei due dopo aver sequestrato il corpo del reato, il foglietto, ha fatto irruzione dentro l’ufficio dei grafici, si è diretto verso il computer principale, si è messo ad armeggiare alla tastiera, ha cercato di aprire gli ultimi file aperti per cercare di incastrare, di individuare colui che aveva scritto e stampato quella scritta, ma purtroppo per lui i grafici non usano il mouse, usano la tavoletta grafica e questo agente non la sapeva usare, per cui ha chiesto a una persona lì presente, a una ragazza di aiutarlo a aprire gli ultimi file, nel tentativo di smascherare gli autori dell’orrendo misfatto, senza sapere che peraltro i due ragazzi erano già stati portati sotto, all’ingresso, interrogati da un’altra coppia di agenti della Digos e avevano immediatamente dichiarato, dato che non avevano niente da nascondere, di avere stampato e affisso loro quella scritta.
A quel punto sono stati identificati e da quello che risulta stavano per essere portati in Questura, non so se sia un provvedimento di fermo, cosa volessero fare a questi due ragazzi, soprattutto quale reato avessero commesso, affissione di messaggi di Quintiliano, citazioni latine proibite, porto abusivo di cultura latina, non si sa quale sia il reato che avevano individuato questi somari che avevano ritenuto delittuoso un comportamento assolutamente legittimo e secondo me anche doveroso, sta di fatto che poi interviene un componente dell’ufficio legale della società che riesce a scongiurare almeno che questi vengano portati via dalla Polizia.
Quintiliano invece non l’hanno ancora trovato, ma lo stanno cercando con unità cinofile, con posti di blocco e quindi non si dispera di bloccare anche il capocellula di questo covo di terroristi che si annida nell’ufficio grafici del Palazzo di Sky.
Capite che se si arriva a questi estremi, a punire le idee, a punire la cultura, soltanto perché qualcuno con un eccesso di zelo degno di migliore causa, appena legge “odiare i mascalzoni è cosa nobile” pensa immediatamente a Berlusconi, perché non c’era scritto “odiare Berlusconi” c’era scritto “odiare i mascalzoni” bisognerebbe interrogare i poliziotti privati e della Digos e dire loro: com’è che vi è subito venuto in mente Berlusconi appena avete letto il messaggio, visto che Quintiliano difficilmente nel primo secolo dopo Cristo si riferiva a Berlusconi quando scriveva “odiare i mascalzoni è cosa nobile”?

domenica 28 marzo 2010

Elezioni: Veneto 2010

Stasera sono andato a votare. Me la sono presa comoda, mezz'ora prima di uscire di casa dovevo ancora decidere chi votare. Poi mi sono recato al seggio a piedi, perché se devo avere un leghista come governatore per i prossimi cinque anni, mi sembra giusto cominciare a soffrire sin da subito.

C'è una curiosità che mi prende ogni qualvolta vado a votare: perché si usa la matita copiativa, ma soprattutto, è veramente indelebile?

L'anno scorso dentro il seggio mi sono trovato per caso un pezzo di carta in tasca, per curiosità ci ho fatto un segno con la matita che mi avevano dato gli scrutatori, poi tornato a casa, ho scoperto che il segno veniva via con una semplice gomma bianca da matita.

Quest'anno mi sono attrezzato: sono andato al seggio con una matita bianca da matita e un libro (da leggere durante la passeggiata). Su mia richiesta, il presidente di seggio mi ha garantito che le matite erano indelebili. Sono entrato in cabina, ho tracciato le mie due sofferte croci sul candidato presidente e su una lista, poi ho tirato fuori la gomma e ho provato a cancellare una delle due "x": è venuto via l'inchiostro del simbolo, ma non il segno in matita. Allora ho fatto un segno su una pagina del libro che avevo con me, ripromettendomi di controllare a casa.

Risultato: sulla pagina del libro, il segno della matita del seggio si può cancellare con una semplice gomma bianca da matita. Però sulla scheda no. Il dubbio mi resta.

L'indelebilità della matita copiativa è influenzata dal tipo di carta su cui scrive?
Inoltre, leggo su Wikipedia che è necessario inumidire la matita prima di tracciare un segno affinché questo sia indelebile: cioè un segno tracciato con una matita indelebile non inumidita è invece cancellabile?

Se c'è in linea qualche esperto in materia, lo pregherei di rispondere. Grazie

sabato 27 marzo 2010

La curiosità è il motore del mondo


Quello che vedete in primo piano (almeno, dovrebbe essere in primo piano: chiedo venia per la mancanza di autofocus nella fotocamera del mio cellulare) è un batuffolo di polvere/pelo/sporcizia accumulata nella ventola del mio portatile dopo tre anni di vita. Il notebook si spegneva regolarmente per surriscaldamento, e stavo pensando di buttarlo e cambiarlo, quando mi sono detto "perso per perso, vediamo che c'è dentro"...

venerdì 26 marzo 2010

Raiperunanotte, Luttazzi e tg vergognosi



C'è una grande differenza tra una prostituta e certi giornalisti: ci sono cose che una prostituta non fa. (Daniele Luttazzi)

Odiare i mascalzoni è cosa nobile. (Daniele Luttazzi cita Quintiliano)

Ecco la prima parte del monologo di Luttazzi (mi raccomando, non dimenticate di vederlo fino in fondo, compresa la seconda parte):


Copio-incollo qui una parte di un post di Stefano Sgambati su tvblog (Raiperunanotte - Chi ci restituirà gli ultimi otto anni di televisione?), che esprime benissimo il mio pensiero, tanto da rendere ogni mia espressione un'inutile ripetizione:

Non so se siamo d’accordo, ma Raiperunanotte è stato soprattutto un bell’evento televisivo, talmente bello che la Rai, azienda di Stato a cui tutti noi, per carità, siamo visceralmente affezionati, dovrebbe adesso prendere e rifondarsi da capo a piedi, licenziando e “de-poltronando” tutti i vertici che si sono succeduti in questi ultimi, diciamo, otto anni. Motivo? Pensiamo a Luttazzi. L’avete sentito? L’avete visto ieri sera? Ne ha parlato Malaparte, e meno male. Ci rendiamo conto che questo signore, piaccia o non piaccia, funziona benissimo in televisione? Ci rendiamo conto che l’esserci perduti, ipotizziamo, una trasmissione a sua firma, trasmessa, ipotizziamo, da RaiTre, ipotizziamo, una volta alla settimana, ipotizziamo, per questi ultimi otto anni in cui invece è stato censurato ignobilmente, ci rendiamo conto che tutto questo avrebbe portato dentro i nostri salotti cultura, divertimento, spirito critico, analisi, risate, rabbia, motivo di dibattito? Ci rendiamo conto che al posto di, ipotizziamo, una trasmissione di e con Daniele Luttazzi, in questi ultimi otto anni, abbiamo visto, ipotizziamo, su RaiDue, Antonella Elia prendersi a capellate con Aida Yespica, enormi seni rifatti scapezzolare impunemente, trasmissioni insulse cassate dopo una sola puntata, flop vergognosi pagati a soldi nostri, inutili reality show, talent show canori capaci di partorire il Peggio Assoluto della musica italiana e questo per parlare del meglio? Ci rendiamo conto?



Già che stiamo parlando di servizio pubblico, vi dò una notizia uscita oggi su lavoce.info (Cartoline dallo Zimbabwe) e che dubito sentirete da un telegiornale:
Tra il 14 e il 20 marzo, dunque in piena par condicio, il Pdl ha ricevuto una esposizione incomparabilmente più elevata rispetto alle altre formazioni politiche in tutti i telegiornali della Rai e di Mediaset.
Per la tabella coi dati dettagliati vi rimando al link de LaVoce, citandovi Gad Lerner (sempre ieri sera a Raiperunanotte) che ha ricordato come il 70% degli italiani si faccia un'opinione (un'idea del mondo, oltre di chi votare) guardando solo la tv occupata manu militari da Berlusconi, niente satellite nè internet, e quindi nemmeno hanno visto la bellissima manifestazione di ieri sera: per farvi un'idea di come si diventa guardando solo la tv, guardatevi questo video (vi avverto, ci vuole stomaco!).